[09/01/2009] Urbanistica

"Stop al Consumo di Territorio" inizia a definire la sua fisionomia

ASTI. A pochi giorni dall’annuncio della sua nascita, il Movimento/Rete per lo “Stop al Consumo di Territorio” inizia a definire la sua fisionomia.
L’avvio della campagna di “opinione” è stata decisamente superiore a tutte le attese dei promotori di questa iniziativa: in pochi giorni si avvicinano ormai a quota mille le adesioni già pervenute, sommando alle circa 700 di singoli cittadini, amministratori, architetti ed urbanisti quelle di comitati, associazioni e gruppi organizzati, provenienti da ben 68 province italiane.
Segno che il problema sollevato dal perentorio “Stop al Consumo di Territorio” esiste ed è avvertito in ogni angolo d’Italia e che il grido originario (volutamente “naif”) potrebbe concretamente essere il grimaldello per aprire nuove sensibilità …

In questi giorni tutti i primi aderenti al manifesto nazionale stanno ricevendo direttamente un report che riassume alcune informazioni operative e l’invito ai primi due appuntamenti pubblici/collettivi previsti:

· Sabato 24 Gennaio a Cassinetta di Lugagnano/Milano (prima assemblea nazionale) – ore 11, presso la Sala Consiliare in Piazza Negri;
· Sabato 7 Febbraio ad Asti (prima assemblea territoriale) – ore 16, presso il Centro Culturale San Secondo di via Carducci 22/24.

In queste ore è stato aperto, in forma ancora parziale, un sito internet dedicato alla Campagna Nazionale:
http://www.stopalconsumoditerritorio.it
in cui verranno progressivamente fatte convergere anche le singole campagne locali che si stanno sviluppando e si potranno sviluppare in tutto il Paese.

Su facebook sono stati creati da pochissimi giorni sia un gruppo (http://www.facebook.com/home.php#/group.php?gid=55328756150) , che una causa (http://apps.facebook.com/causes/178309?m=7d6fff67&recruiter_id=24690248) .

Ricordiamo che “Stop al Consumo di Territorio” è un Movimento di opinione per la difesa del diritto al territorio non cementificato: un percorso che si è avviato nello scorso mese di Settembre per opera di un gruppo di cittadini e cittadine residenti in quella sorta di “macroregione” piemontese che è la zona Roero-Langhe-Monferrato (territorio che si è recentemente candidato al riconoscimento Unesco quale “patrimonio dell´umanità”).

Il gruppo ha elaborato un proprio “manifesto” (che potete trovare al fondo del comunicato stampa, corredato dall’elenco completo dei primi 600 firmatari) che ha immediatamente raccolto l’interesse di almeno un migliaio di persone ed organizzazioni di 68 province italiane e dato il naturale avvio ad un’iniziativa a carattere nazionale.
I cui capisaldi risultano essere la presa di coscienza della conclusione di un periodo storico che ha riposto una parte consistente dello sviluppo economico nel consumo di nuovi terreni vergini e agricoli ed il superamento dell´equazione “maggior consumo di territorio = maggior sviluppo”, affermando l´alternativa: ovvero che l´attuale patrimonio edilizio esistente (se adeguatamente gestito) può soddisfare ampiamente le esigenze abitative e produttive del paese e contribuire così alla maturazione di una coscienza dei limiti fisici del territorio ...

Per offrire un semplice dato su cui iniziare a riflettere, ricordiamo - a puro titolo di esempio – che, secondo i dati dell´Assessore regionale Sergio Conti, nella sola provincia di Cuneo circa il 40 % dei capannoni edificati risultano vuoti o inutilizzati: sono stati, cioè, costruiti ma apparentemente non per essere utilizzati. Caratteristica, questa, comune a gran parte del nostro territorio nazionale. Un dato scandaloso, se consideriamo che coprire terreni fertili con materiali inerti concorre a riscaldare il pianeta e che proprio i terreni liberi da cemento saranno le vere fabbriche del futuro ...

Tra le prime richieste del Movimento, una “moratoria” generale ai piani regolatori ed alle lottizzazioni: ovvero un periodo di blocco delle opere di cementificazione in attesa che ogni Comune provveda ad un preciso monitoraggio dell’esistente (case sfitte e capannoni vuoti).

Il Movimento è promosso dai seguenti primi organismi:
· AltritAsti - Gruppo P.E.A.C.E. (Pace, Economie Alternative, Consumi Etici): http://www.altritasti.it
· AltrItalialtroMondo, il blog del Sindaco di Cassinetta di Lugagnano: http://domenicofiniguerra.wordpress.com
· Cibernetica Sociale Italia: http://www.ciberneticasociale.org
· eddyburg. Urbanistica, politica, società: http://www.eddyburg.it
· Movimento per la Decrescita Felice: http://www.decrescitafelice.it
· Associazione Comuni Virtuosi: http://www.comunivirtuosi.org
· Rete del Nuovo Municipio: http://www.nuovomunicipio.org/
· Ecoistituto della Valle del Ticino: http://www.ecoistitutoticino.org
· Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l´Astigiano: http://www.osservatoriodelpaesaggio.org
· Italia Nostra, sezione di Firenze: http://www.italianostrafirenze.splinder.com/

Tra i firmatari del manifesto nazionale troviamo già molti autorevoli nomi, tra i quali:
gli Architetti e Urbanisti Edoardo Salzano, Lodovico “Lodo” Meneghetti, Sandro Roggio, Leandro Janni, Maurizio De Zordo, Guido Montanari, Michele De Crecchio, Giuseppe Guida;
i divulgatori Luca Mercalli, Maurizio Pallante, Vittorio Emiliani, Giannozzo Pucci, Pierluigi Sullo, Pietro Raitano, Marco Boschini, Chiara Sasso, Paolo Cacciari;
oltre ad innumerevoli dirigenti di parchi e riserve naturali, organizzazioni ambientaliste, amministratori locali, operatori sociali …


Per maggiori informazioni:
www.stopalconsumoditerritorio.it
www.altritasti.it

Domenico Finiguerra, Cassinetta di Lugagnano (Milano), 3384305130
domenico.finiguerra@gmail.com

Alessandro Mortarino, Coazzolo (Asti), 0141/870191 – 333 7053420
alessandro.mortarino@libero.it

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