[08/01/2009] Energia

Detrazioni fiscali per efficienza energetica, Prestigiacomo: «Le ripristineremo»

LIVORNO. Intervenendo alla trasmissione "Faccia a faccia" di RadioTre, il ministro dell´ambiente Stefania Prestigiacomo ha annunciato la marcia indietro del governo: verranno ripristinate le detrazioni fiscali del 55% sugli interventi di efficienza energetica. «E´ una misura giusta che va assolutamente ripristinata – ha detto il ministro - Oggi e domani è in discussione in Parlamento e potrebbe essere ripristinata entro una settimana. Stiamo discutendo su come reintrodurre la misura. Quando ci sono detrazioni bisogna prevedere una copertura in bilancio e questa copertura è stata inferiore alla forte richiesta. Questo è anche la dimostrazione che se c´è stata una forte richiesta la misura è giusta ed è stato un reale incentivo. Si tratta ora di trovare il modo per individuare la copertura´. ´La misura deve tornare e in Parlamento sono sicura che c´e´ una larghissima maggioranza che ritiene che la misura sia giusta, non solo per il passato ma per il futuro, e viene incontro alle necessità di riduzione dell´inquinamenti».

Il conduttore della trasmissione, Luca Telese, ha chiesto alla Prestigiacomo se sarebbe disposta a dimettersi se gli incentivi non venissero ripristinati. «Non siamo allo scontro – ha risposto il ministro - si troverà una soluzione soddisfacente per tutti. La misura è utile all´ambiente e alla nostra economia ed è un incentivo importante per l´edilizia».

Legambiente ha portato in piazza i cittadini contro la decisione del governo di tagliare le detrazioni ed ora il suo presidente, Vittorio Cogliati Dezza, è soddisfatto: «E´ positivo che il ministro dell´ambiente si schieri in favore degli incentivi per gli interventi di risparmio energetico in edilizia. L´abolizione della misura che prevede detrazioni fiscali del 55% sugli interventi di efficienza energetica ha già causato troppi danni: il solo annuncio, ha stimato l´Unione nazionale dei costruttori di serramenti e leghe, avrebbe già prodotto un danno potenziale di 600 milioni di euro per l´intero comparto edilizio e di 216 milioni per quello dei serramenti. Ci auguriamo dunque che l´atteggiamento assunto dal Ministro possa pesare favorevolmente per una rapida reintroduzione del provvedimento. Su questa partita è in gioco la fiducia dei cittadini e da questa dipende fortemente la capacità del Paese di affrontare la sfida energetica e anche quella climatica. E´ noto da tempo che il settore edilizio è uno tra i più energivori e convincere gli italiani a fare interventi per abitazioni dove si consuma meno energia e si vive meglio, è senza dubbio la strada da percorrere».

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