[30/12/2008] Comunicati

Il 2008 di greenreport.it, riflessione sui numeri

LIVORNO. E’ “Temi maturità 2008: sostenibilità... t´avessi preso prima!”, il pezzo di greenreport più letto del 2008. Seguono la scoperta del toporagno elefante, il dossier delle associazioni ambientaliste contro il ritorno del nucleare in Italia, il ritrovamento del serpente più piccolo del mondo, lo ‘spettro’ delle ghost town e l’avvio del Cern (che poi però si è fermato...) commentato dalla nostra intervista al professor Gianni Mattioli. Sfogliando le statistiche mese per mese di questo 2008 ormai agli sgoccioli, possiamo dire che ad aver interessato maggiorente – complice anche google news che ha fatto da eco a molti nostri pezzi al di là della newsletter – possiamo dire che le nostre analisi della crisi pur se piuttosto lette, non sono in cima ai pensieri di chi per un motivo o per un altro ha letto greenreport. E questo un po’ ci ha sorpreso.

Prevalgono infatti argomenti come la mobilità sostenibile, l’elettrosmog, le interpretazioni delle leggi in materia di rifiuti, il dibattito sul pacchetto clima-energia, l’annosa questione del tonno rosso. Ha tenuto banco, inoltre, pur non essendo nei primissimi posti dei pezzi più letti, tutto il dibattito sulla tramvia a Firenze e relativo referendum. Molto bene sono andate le nostre rubriche, in particolare le puntuali analisi del Monitor di Enrico Falqui e i preziosi consigli della Vivere con cura di Marinella Correggia, nonché l’approfondimento (in collaborazione con Reteambiente) di Paola Ficco. Come trovano consenso le tante notizie internazionali che riusciamo ad avere anche prima dei quotidiani nazionali di ben altra struttura rispetto alla nostra. Ottimi i risultati anche delle nostre recensioni, con “Fiumi. Lungo le grandi strade d´acqua del pianeta” di Ettore Mo, che risulta la più letta in assoluto.

Nell’ordine, a gennaio il pezzo più letto è stato “Lotta al rumore, a Firenze 5 scuole hanno messo il silenziatore”, dietro “Trofeo Caronte, treno batte auto 5 a 0” e “Emergenza rifiuti a Napoli, Prodi chiede il miracolo a De Gennaro”. A febbraio, il già citato toporagno ha battuto “Nucleare: la pistola fumante degli ayatollah e il missile indiano” e “La città infinita” (Monitor di Falqui). Marzo a tutto elettrosmog con “Non si costruisce in luoghi troppo esposti ai campi elettromagnetici” e “Prato, l´antenna del Viuccio sarà spostata”. Ad aprile tiene banco il caso della moria delle api “Un insetticida per il mais killer di api bottinatrici” davanti alla scoperta di una “Bioplastica dalla barbabietola: certificato un brevetto italiano”.

Maggio è il mese in cui si fa più forte la battaglia contro il nucleare in Italia e dopo il già citato intervento delle associazioni ambientalisti, ad incuriosire i nostri lettori sono stati soprattutto l’approfondimento di Paolo Ficco “Ecopiazzole, Raee e semplificazione adempimenti: di cosa stiamo parlando?”, e “Il primo censimento sulla localizzazione degli impianti di telefonia nel Lazio”.

Giugno è stato il mese della maturità, e dei primi scontri sul pacchetto Ue contro le emissioni di C02 delle auto “Sulla CO2 Fiat c´è ma non si sente”, poi ancora il dibattito sull’atomo “Alle donne europee non piace il nucleare”. A luglio già si parlava di crisi, e in particolare di quella alimentare ma pur letti oltre la media, ma a colpire i lettor sono stati i “Batiscafi russi nelle profondità del Baikal”, “Architetti di tutto il mondo... unitevi!” (Falqui) e ancora elettrosmog “Elettrodotti, dall´Apat le linee guida per calcolare la fascia di rispetto”.

Animali protagonisti ad agosto con il più piccolo serpente del mondo scoperto alle Barbados e la schiusa della tartarughine, poi boom delle recensioni e delle rubriche di Marinella Correggia, in particolare Dove compro (se compro). A settembre è il Cern a farla da padrone, bene anche il nostro “scoop” sul decreto che ha stabilito il self service del metano per autotrazione. Si arriva così ad ottobre dove a colpire i lettori sono stati i due blitz energetici di Greenpeace (Sardegna e Civitavecchia), oltre a “Emergenza rifiuti in Campania: altro giro, altro decreto”, caso, quello campano, seguitissimo da nostri lettori anche nei mesi precedenti.

Il tonno rosso è il protagonista di novembre, incalzato dalla curiosa notizia Male che vada berremo urina depurata. A dicembre, come già accennato, il dibattito sul pacchetto clima-energia ha appassionato i lettori e infatti sei dei primi otto pezzi più letti sono su questo argomento. E visto che la nostra analisi partiva sempre dalla crisi economico-finanziaria-ecologica in atto significa che almeno ha creato interesse il nostro particolare punto di vista come sempre esplicitamente espresso. Seguito hanno auto pure i pezzi contro la decisione del governo di stoppare il bonus energia e lo sciopero generale della Cgil. Nonché i nostri approfondimenti sul latte crudo alla spina tra pro e contro.

Questo il quadro in sintesi sul quale è giusto fare alcune osservazioni: la nostra scelta di approfondire le notizie o rileggerle dal nostro punto di vista ci sembra che paghi, anche se sinceramente speravamo in una maggiore audience dei pezzi nei quali ci rifacciamo maggiormente al nostro orizzonte che è l’economia ecologica. Nell’aria annusiamo che – nel bene e nel male – anche i quotidiani nazionali non disdegnano di cliccare sui nostri pezzi pur facendo una grande fatica per citarci direttamente. Il nostro è un grande sforzo che facciamo anche per stimolare il dibattito e portarlo sui binari dell’ambientalismo qual è oggi, che non può essere più solo salvaguardia. Forse qualcuno ci vorrebbe più vicini a quel partito o a quel comitato o a quella posizione, ma greenreport ha fatto la scelta di avere una sua posizione (che può essere assolutamente criticabile e non condivisibile) e volendo fare un auspicio per noi in vista del 2009, vorremmo che i nostri lettori si facessero più sentire, anche con le critiche, stimolandoci laddove certamente pecchiamo e facendoci capire – al di là delle statistiche che non dicono mai tutto – qual è il loro punto di vista e fino a dove condividono il nostro.

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