[29/12/2008] Comunicati

Il presidente Martini guarda al 2009: «Non dimentichiamoci la sostenibilità dello sviluppo»

FIRENZE. Conferenza stampa di fine anno affollatissima, quella tenuta oggi dal presidente della Regione Toscana Claudio Martini. Come è facile intuire il tema posto al centro della relazione è stato quello della crisi economica. Ma il presidente prima di entrare nello specifico del suo intervento, ha espresso dolore e sgomento per quanto sta avvenendo in Medio Oriente, dove «da entrambe le parti in lotta (israeliana e palestinese ndr) con spregiudicatezza e cinismo si vogliono far valere le proprie ragioni attraverso l’utilizzo della forza». A rimetterci sono i soggetti deboli, per primi i bambini. A tal proposito Martini ha annunciato un ulteriore consolidamento dei rapporti di cooperazione in quell’area in cui si sta già operando attraverso il progetto “Saving children” (bambini palestinesi sono curati negli ospedali israeliani). Oggi la giunta regionale darà il via a un ulteriore finanziamento di 100mila euro destinato proprio agli obiettivi di progetto.

Il presidente si è poi soffermato a lungo sui temi economici analizzandone i vari risvolti: «ci aspetta un anno difficile. Da più parti viene pronosticata caduta del Pil, perdita di posti di lavoro, perdita di produzione. Ma preoccupano anche gli aspetti sociali che ne derivano: difficoltà nel garantire servizi, problemi per l’immigrazione, dato che in una situazione di crisi economica gli inserimenti di persone immigrate sono più difficili. Sono poi altrettanto preoccupato- ha continuato il presidente- per gli aspetti ambientali perché non vorrei che con la fretta di rilanciare l’economia si dimenticasse la sostenibilità dello sviluppo. A tal proposito uno dei nostri maggiori dissensi rispetto al Governo centrale è proprio quello riguardante la partita ambientale primaria, che riguarda il clima e gli interventi per mitigare i cambiamenti climatici: invece di accelerare abbiamo frenato facendo una pessima figura internazionale e raggiungendo un compromesso dai risultati modesti».

Martini, nella congiuntura decisamente sfavorevole, ha però voluto evidenziare l’altra faccia della medaglia: nei grandi momenti di crisi bisogna saper cogliere le opportunità, ed è in questi frangenti che attraverso una specie di “selezione naturale” rimangono a galla i saperi migliori, maggiormente innovativi.

«In questa situazione dai toni grigi ci sono almeno 3 aspetti positivi: è tornata al centro del dibattito l’economia reale, si è raggiunto un maggior equilibrio nel rapporto tra Stato e mercato con maggiore attenzione alle politiche pubbliche, e la minor disponibilità di reddito, può portare a consumi più qualificati e meditati».

Il presidente per valorizzare questi aspetti proporrà alla giunta di fare un tour nella Toscana che “tiene” nonostante la crisi, per evidenziare le esperienze positive che hanno saputo cambiare innovando. L’economia reale ha però reso evidente che stiamo attraversando un periodo di crisi cogente. Quindi molto attese erano le proposte della Regione per aiutare le imprese e la produzione.

«Per fronteggiare le criticità ricordo l’accordo sul credito (ora partirà l’osservatorio) che può liberare risorse fino a 500milioni di euro; gli interventi per i lavoratori precari (si parla di 5 milioni di euro per mutui prima casa, ammortizzatori sociali sostegno del reddito) ma soprattutto velocizzeremo i bandi: entro gennaio usciranno tutti i bandi dei piani strutturali del Por (finanziamenti europei), entro febbraio usciranno i bandi del piano energetico; inoltre da gennaio sarà operativa una task force contro la crisi costituita dagli assessori direttamente interessati agli aspetti economici e sociali che collaborerà in modo stretto con le aziende e con gli attori istituzionali, economici e sociali».

Martini ha poi annunciato che verranno monitorati i distretti anche in vista della visita del ministro Scajola prevista per il 20 marzo 2009 e verranno convocate in regione le grandi imprese italiane ed internazionali che operano in Toscana, in modo da consolidare la loro azione sul territorio. Infine, sempre in tema di economia, attraverso il coinvolgimento del governo verranno effettuate missioni a Bruxelles per “rafforzare” gli scambi con le commissioni europee in particolare commercio estero, concorrenza, settore energetico-ambientale.

Sull’economia il presidente ha chiesto anche collaborazione all’opposizione, ma non ha mancato di mandare una “stoccata” a chi attribuisce i ritardi della Toscana all’ingessatura della classe politica dirigente di sinistra «nella classifica fatta dall’Istituto Einaudi, la Toscana si è classificata quinta in quanto ad indice di libertà economica, davanti a Veneto e Lombardia nonostante il “dirigismo bolscevico” e non siamo ancora più su in classifica per i ritardi sulle infrastrutture».

L’altro tema toccato dal presidente ha riguardato la ricostruzione della fiducia e il ruolo che deve avere la politica in questa fase. Martini ha intrecciato il ruolo ritrovato dello Stato definito “il personaggio dell’anno” con i costi della politica, la questione morale, il ruolo della magistratura, i rischi di facile demagogia e populismo. Poi ha concluso con la partecipazione dei cittadini «bisogna attuare la legge di partecipazione ci sono già 30 processi avviati. Ma anticipo ora una notizia: sarà avviato un processo di partecipazione per il parco della Piana dell’area fiorentina. Verranno coinvolte due province, 4 comuni e tutti gli attori che operano nell’area. Si tratta di 3200 ettari di parco, un’area importante della Toscana centrale, su cui è necessario togliere ogni sospetto, e la partecipazione è importante perché la democrazia rappresentativa è credibile quando è vocata al libero confronto».

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