[29/12/2008] Energia

Bando da 10 milioni per progetti di ricerca su efficienza energetica e rinnovabili

LIVORNO. Il Ministero dell’ambiente e del territorio ha indetto il bando per il finanziamento dei progetti di ricerca finalizzati a interventi di efficienza energetica e all’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile in aree urbane. A disposizione 10milioni di euro provenienti dai residui del fondo per la promozione delle risorse rinnovabili istituito dalla legge finanziaria del 2005. E li destina alle imprese associate – anche temporaneamente – che comprendono enti pubblici di ricerca - la cui quota di partecipazione non sia superiore al 50% - e che in via facoltativa potranno comprendere anche associazioni di categoria, agenzie energetiche locali, Esco (Energy Service Company), agenzie, enti o istituti preposti alla comunicazione, informazione e formazione in materia ambientale, enti pubblici.

I progetti dovranno essere presentati – solo per via posta entro maggio (le domande infatti possono essere già inviate - a partire dal 23 dicembre data della pubblicazione in Gazzetta ufficiale della comunicazione dell’emanazione del bando – ma non lo potranno più essere oltre “cinque mesi dal primo giorno utile alla ricezione”). Inoltre potranno ricevere un cofinanziamento fino al 50% dei costi ammissibili (siano essi relativi alla ricerca industriale e/o allo sviluppo sperimentale) e fino al 40% in caso di collaborazione fra una grande impresa e un organismo di ricerca, ma solo per i progetti di sviluppo sperimentale.

Dunque studi e progetti finalizzati alla realizzazione di interventi per l’incremento dell’efficienza energetica negli usi finali e utilizzo delle fonti di energia rinnovabile con particolare riguardo a quelli mirati alla riduzione delle emissioni inquinanti in aree urbane; per la produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno da fonti di energia rinnovabile; per gli interventi sui sistemi di locomozione e infrastrutture dedicate per il miglioramento della qualità ambientale in aree urbane. E comunque dovranno essere progetti caratterizzati da elevata replicabilità e dalla possibilità di un rapido trasferimento dei risultati all’industria per l’attuazione degli interventi stessi.

Questo è uno dei bandi indetti dal ministero nel settore delle rinnovabili con lo scopo di incentivare lo sviluppo del settore. Una serie di finanziamenti per aumentare l’uso delle fonti di energia prodotta ad esempio dal solare e dall’eolico per ridurre l’impatto ambientale, contribuire al raggiungimento dei parametri di Kyoto e per ridurre le emissioni in atmosfera. Vero è che uno degli strumenti per orientare alla sostenibilità sono le agevolazioni economiche e gli incentivi, ma altrettanto vero è che non bastano per arrivare a una “rivoluzione”.

Un ruolo fondamentale nella “rivoluzione” infatti lo giocano le istituzioni sia centrali, sia locali attraverso i propri programmi di pianificazione e amministrazione delle infrastrutture, dei trasporti e attraverso i piani di sviluppo edilizio. Così come un loro ruolo lo hanno i cittadini attraverso le loro scelte di consumo, così come le imprese produttrici di beni o di servizi e pure quelle edili.

Del resto come afferma Peter Doege –autore delle “Città rinnovabili” - le città rinnovabili sono “quelle popolate da individui capaci di apprezzare i fenomeni metereologici locali. Sono progettate per rispondere positivamente alle dinamiche climatiche locali e sfruttarle a proprio vantaggio, ovvero a utilizzare le fonti idriche ed energetiche disponibili sul territorio riducendone al minimo gli sprechi”.

Il principio dell’efficienza energetica è alla base della pianificazione e delle performance su cui si fonda l’agenda di tutte le nuove città mentre quello della conservazione dell’energia è il principio guida dei comportamenti civili dei cittadini. E un sistema di generazione distribuita e in parallelo un programma per il contenimento delle emissioni con una chiara ripartizione di responsabilità e competenze è l’obiettivo a cui tendere. Ma per poterla realizzare concretamente è necessario attuare in tempi brevi e con fermezza politiche efficaci, un’efficiente struttura commerciale e un mercato solido e dinamico.

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