[29/12/2008] Energia

La Cina verso il divieto per le lampadine a incandescenza

LIVORNO. La Commissione di Stato per lo sviluppo e le riforme della Cina ha annunciato che il governo di Pechino sta elaborando insieme al Programma Onu per lo sviluppo e al Fondo mondiale per l´ambiente, un piano di azione per la soppressione progressiva delle lampade ad incandescenza e per promuovere un´illuminazione rispettosa dell´ambiente».

La Cina è uno dei più importanti produttori e consumatori di lampade del mondo: nel 2007 ha ne ha sfornate 4,44 miliardi ad incandescenza, circa un terzo di quelle prodotte in tutto il pianeta, e ne ha esportate 2,2 miliardi.

La Cina, e gli italiani ne sanno qualcosa, è diventata un grande produttore-esportatore anche di lampade a basso consumo, ma ora si pone il problema del risparmio energetico interno di elettricità, visto che il consumo domestico rappresenta il 12% del totale del consumo elettrico della Cina e che l´utilizzo di lampade a basso consumo permetterebbe risparmi energetici tra il 60% e l´80%.

Il dipartimento della protezione dell´ambiente e del risparmio energetico della Cina afferma in un comunicato: «Se rimpiazziamo in tutto il Paese le lampade a incandescenza con quelle che sono eco-energetiche, possiamo risparmiare 48 miliardi di kwh all´anno, cioè più del 60% del totale dell´elettricità prodotta ogni anno dalla diga delle Tre Gole».

Già nel gennaio 2008 la Commissione di Stato per lo sviluppo e le riforme della Cina e il ministero delle finanze avevano lanciato una campagna nazionale per sovvenzionare e promuovere l´utilizzo di 150 milioni di lampade a basso consumo, un obiettivo compreso nell´undicesimo piano quinquennale 2006-2010 del governo comunista di Pechino.

Attualmente l´acquisto all´ingrosso di lampade "eco-energetiche" è sovvenzionato al 30%, quello al dettaglio al 50%.

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