[23/12/2008] Comunicati

Moria di api, Consiglio di Stato respinge ricorso Bayer, Basf e Syngenta

LIVORNO. Il Consiglio di Stato nella sentenza relativa alla sospensione cautelativa dell´impiego di sementi conciate con neonicotinoidi e fipronil, i due prodotti accusati di provocare la moria delle api, ha respinto il ricorso presentato dalle multinazionali dell’agrochimica Bayer, Basf e Syngenta per ottenere il ritiro immediato del decreto di sospensione dei concianti neonicotinoidi per il mais del 17 settembre 2008.

Provvedimento accolto con favore da Legambiente che tramite il suo presidente nazionale Vittorio Cogliati Dezza ha dichiarato che “Il buon senso ha prevalso sulla prepotenza di chi, in nome del profitto, è disposto a mettere a rischio la sopravvivenza dell’apicoltura e delle api, importantissimi sensori dello stato di salute dell’ambiente”. Sulla responsabilità dei neonicotinoidi nella strage delle api, che ha portato dopo mesi di pressioni il ministro Zaia a sospenderne l’uso per un periodo transitorio, Cogliati ha aggiunto che “è’ stato ampiamente dimostrato che queste sostanze sono dannose per le api e che è possibile ottenere buone colture di mais anche senza ricorrere alla chimica, come ha fatto la Francia.”. Per questo secondo il presidente di Legambiente “ha fatto bene dunque il Consiglio di Stato a respingere al mittente le ragioni dei tre colossi della chimica perché finalmente grazie all’impegno constante delle associazioni di apicoltori (U.N.A.API. e CONAPI) si è arrivati ad ottenere un provvedimento importante per il futuro dell’apicoltura e fondamentale per un agricoltura di qualità”.

Dichiarazioni che vengono contestate oggi da Agrofarma, l´associazione nazionale imprese agrofarmaci aderente a Federchimica, che sostiene che “quanto dichiarato da Legambiente - non corrisponde alla realtà dei fatti visto che le ordinanze del Consiglio di Stato accolgono, anche se in parte, gli appelli delle aziende”.

“Il provvedimento di sospensione dei neonicotinoidi per la concia risulta infatti illegittimo-sostiene in una nota Agrofarma- visto che non fissa un termine finale di efficacia. Quest´ultimo dovrà essere immediatamente stabilito tenendo conto che la sospensione già dura dal 20 settembre 2008 e soprattutto delle esperienze maturate negli altri Paesi che hanno affrontato analoghi problemi di moria delle api”.

Tra questi paesi la Francia ha proprio in questi giorni confermato la registrazione di uno dei neonicotinoidi sospesi in Italia. “Il caso francese – sostiene quindi Agrofarma - è stato erroneamente portato ad esempio da Legambiente vista la recente autorizzazione concessa all´utilizzo di un neonicotinoide in Francia, autorizzazione che tra l´altro prende in considerazione l´applicazione delle misure di precauzione proposte in Italia dalle Aziende produttrici di agrofarmaci”.

Comunque sia, dato che la sentenza riguarda un ricorso al Consiglio di Stato, le aziende produttrici dovranno adeguarsi a quanto viene stabilito e quindi a mantenere sospeso in via cautelativa l’utilizzo delle sostanze, almeno sino ai prossimi chiarimenti e alle future predisposizioni da parte del Ministero dell’agricoltura.

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