[23/12/2008] Acqua

Acqua: un calendario per progetti concreti dell´Unione per il Mediterraneo

LIVORNO. Si è conclusa la Conferenza ministeriale sulle acque dell´Unione per il Mediterraneo (Upm) che era stata rinviata per i problemi politici dell´area Medio Orientale. La Conferenza, tenutasi in Giordania sulla costa del Mar Morto, sembra aver segnato un´accelerazione rispetto alla necessità della gestione del problema delle risorse idriche nell´area del Mediterraneo. «Un doppio obiettivo è stato raggiunto – si legge nel comunicato ufficiale del vertice - in parte attraverso l´importante contributo dei partner della società civile che si è riunito il 21 dicembre. In primo luogo, i ministri hanno adottato le linee guida di una strategia idrica nel bacino del Mediterraneo, permettendo di affrontare e risolvere le sfide del cambiamento climatico ed i suoi impatti. Questa strategia, che sarà sottoposta agli stessi ministri nel corso del primo semestre del 2010 e ai capi di Stato e di governo alla fine del 2010, permetterà di gestire problemi che oltrepassano le possibilità di azione di ogni singolo Paese od organizzazione. Avrà due chiari obiettivi, relativi alla conservazione della qualità delle acque e alla riduzione della pressione sulle risorse idriche attraverso un utilizzo più efficiente. In secondo luogo, i ministri hanno richiamato l´attenzione degli organi di governo dell´Unione per il Mediterraneo a prendere in considerazione del rapido sviluppo di nuove tecnologie e progetti nel settore idrico,in linea con la strategia. Da questo punto di vista, hanno già individuato una prima serie di progetti che saranno discussi a partire dal gennaio 2009. Questi progetti saranno completati nel corso del quinto Forum mondiale sull´acqua che si terrà a Istanbul nel marzo 2009 ed i primi fondi saranno pronti per la Conferenza ministeriale sullo sviluppo sostenibile nel Principato di Monaco, prima della fine del mese di marzo 2009».

Per l´Italia è intervenuto Walter Mazzitti che ha sottolineato che «Indicatori allarmanti, come gli effetti provocati dai cambiamenti climatici, la crescita demografica esponenziale, la rarità dell´acqua, la siccità, l´inquinamento, l´uso irrazionale della risorsa, mettono a dura prova la qualità della vita, dell´ambiente, degli ecosistemi e delle stesse economie dei Paesi della costa sud del Mediterraneo. Nonostante ciò, durante questi ultimi 10 anni, il problema dell´acqua, benché rappresenti un punto cruciale per lo sviluppo sociale ed economico dei Paesi del Mediterraneo, non ha sufficientemente incitato ad una concertazione regionale e non è più stato oggetto di una strategia mediterranea concreta e reale. Le urgenze menzionate esigono quindi una risposta politica rapida e concertata, concretamente realizzabile».

Marazzitti ha spiegato che «per "progetti di qualità" noi intendiamo non una semplice lista di progetti, ma dei progetti suscettibili di essere realizzati e che siano coerenti con le altre politiche e le altre attività in corso nella regione. Pensiamo in particolare alla protezione dell´ambiente e degli ecosistemi. Tuttavia è ugualmente essenziale che i progetti siano in grado di suscitare l´interesse degli investitori. I nuovi principi per il miglioramento della gestione locale, e lo stesso partenariato euro-mediterraneo, infatti non si potranno realizzare completamente se non si giunge ad una collaborazione effettiva tra gli organismi pubblici, il settore privato e la società civile».

Secondo il rappresentante dell´Italia alla Conferenza «Si tratta di dar prova di una coscienza politica più grande e di una capacità più sviluppata di dare risposte concrete ai fenomeni estremi, di garantire una protezione più efficace dell´ambiente, una maggiore quantità e una migliore qualità dell´acqua per tutti attraverso una gestione integrate delle risorse e una partecipazione più intense al processo decisionale e gestionale. Questo al fine di migliorare la qualità della vita, favorire uno sviluppo sociale ed economico sostenibile, capace di garantire la pace e la prosperità alle popolazioni che vivono nel Bacino Mediterraneo».

La conferenza ministeriale sull´acqua dell´Unione del Mediterraneo era co-presieduta da Giordania, Egitto e Francia e il ministro francese per l´ecologia, Jean-Louis Borloo l´ha definita un vero successo perché «ha fissato un calendario giudicato ambizioso sulla messa in opera della dichiarazione adottata: nel gennaio 2009, una conferenza sui finanziamenti dell´Upm verrà organizzata dall´Egitto. Tratterà in particolare dei progetti in campo idrico. A marzo 2009, in occasione del Forum mondiale dell´acqua ad Istanbul i ministri dell´Upm esamineranno lo stato di avanzamento della strategia, mentre l´importante conferenza sullo sviluppo sostenibile, prevista a Monaco alla fine del mese di marzo, permetterà di mettere il marchio di garanzia "Upn" su più progetti per l´acqua, che potranno partire nel 2009. A giugno 2009, la Francia organizzerà una giornata dedicate alla condivisione di esperienze tra I diversi protagonisti tra le autorità locali. Nel primo semestre 2010, la Spagna organizzerà una conferenza ministeriale dedicata all´adozione della strategia e ad un primo bilancio dei progetti avviati. Si tratta sempre di passare ai fatti. Sono convinto che se riusciremo sull´acqua, l´Ump avrà dato prova della sua legittimità».

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