[22/12/2008] Elettrosmog

"Guerra" delle antenne: il Tar dà ragione al comune di Arezzo

AREZZO. Sentenza importante quelle della terza sezione del Tar (Tribunale amministrativo regionale) della Toscana, per le amministrazioni comunali che lottano contro i giganti della telefonia. Il comune di Arezzo ha avuto ragione nella causa contro Telecom Italia per la realizzazione dell’antenna di telefonia mobile che la società aveva intenzione di sistemare in via Cagli. Inizialmente Telecom Italia aveva avuto il permesso di costruire grazie al decreto Gasparri, ma l’antenna era stata posizionata in modo difforme rispetto a quanto contenuto nell’autorizzazione. L’amministrazione comunale aveva emesso prima un’ordinanza di sospensione dei lavori, e poi lo scorso settembre un’ordinanza con la quale veniva ingiunta la demolizione delle opere già realizzate. Questo provvedimento aveva fatto andare su tutte le furie Telecom che è ricorsa al Tar per ottenere l’annullamento dell’ordinanza.

Di questi giorni la sentenza che da ragione al comune «Davide ha sconfitto Golia – ha sottolineato stamani il sindaco Giuseppe Fanfani - . Adesso abbiamo un maggior margine di tempo per affrontare, insieme ai cittadini, il problema della localizzazione delle antenne. Il nostro nuovo Regolamento ci aiuterà. Il risultato che abbiamo ottenuto in sede di Tar è il frutto dell’azione congiunta di comune e cittadini».

Tra l’altro fanno sapere dall’amministrazione comunale che il Tar ha respinto l’istanza della società di telefonia ritenendo tra l’altro che a favore di quest’ultima non sussistano perfino “sufficienti elementi di fumus boni juris”, cioè sommari elementi giuridici a favore. Ora il comune assicura che, secondo quanto previsto dal nuovo regolamento per le antenne, troverà una sistemazione alternativa nel giusto equilibrio tra le esigenze tecniche della compagnia telefonica e la salute dei cittadini.

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