[19/12/2008] Comunicati

Agriturismo. Attenzione alle fregature!

ROMA. L´agriturismo torna in auge per le vacanze natalizie ma attenzione alle fregature! I furbi, come al solito, non sono pochi e sotto le mentite spoglie di una struttura agrituristica si cela il semplice ristorante in campagna. Vediamo di capire.

L´agriturismo è un´ attività complementare rispetto a quella propriamente agricola, vale a dire che l´agricoltore integra le entrate derivanti dalla propria attività di conduzione del fondo (che deve essere preminente, a differenza di quella relativa al turismo rurale e all´ecoturismo che non prevedono tale obbligo) con l´offerta di vitto e/o alloggio. La ristorazione prevede la somministrazione di pasti e bevande ricavati prevalentemente dalle materie prime dell´azienda. Un´ottima iniziativa, prevista dalla normativa nazionale e da quelle attuative regionali, che ha lo scopo di valorizzare i prodotti locali e nel contempo fornire un´ulteriore fonte di reddito per l´agricoltore. Per questo, oltre ai tradizionali sostegni all´agricoltura, le aziende agrituristiche ricevono finanziamenti pubblici aggiuntivi e facilitazioni (deroghe urbanistiche e sanitarie, formazione, promozione, ecc.), destinati a sostenere questa benemerita attività. Insomma il consumatore nel momento in cui siede a tavola ha già dato un contributo, con le proprie tasse, allo sviluppo dell´azienda agrituristica e vorrebbe tranquillamente gustare i "prodotti del contadino". Succede a volte che le materie prime non siano…. "prevalentemente ricavate" dall´attività´ del podere. Come distinguere dunque un agriturismo vero da uno fasullo? Qui di seguito alcune domande da fare prima di prenotare.

* chiedere l´estensione della azienda: un agriturismo non può avere, per esempio, un solo ettaro di terra per fornire i propri alimenti.
* chiedere quanti posti ci sono nel ristorante: un agriturismo non può avere 200 coperti!
* chiedere quali materie prime produce l´azienda: se c´e´ solo l´orto, di proprio al massimo possono fornire il rosmarino!
* chiedere se nelle vicinanze esistono impianti industriali, autostrade o grandi città: l´aria pulita dovrebbe essere una condizione essenziale da esigere.
* chiedere il prezzo: come già detto, un contributo con le nostre tasse l´abbiamo dato. Riteniamo equo un costo medio di 40 euro a persona a notte, compresa la prima colazione (con prodotti locali e non con i dolci industriali!).
* chiedere un depliant dell´azienda o visitarne il sito Internet: sapere dove si va evita delusioni!

*segretario Aduc

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