[18/12/2008] Acqua

Cispel chiede finanziamento straordinario per manutenzione reti idriche

FIRENZE. Questo Paese, non siamo i primi a dirlo, ha una necessità impellente di una grande opera di manutenzione territoriale e delle infrastrutture esistenti, ed il settore della risorsa idrica non è certo esentato. Anzi. Quindi pare sensato l’input di Cispel Confservizi Toscana (l’associazione regionale delle aziende di servizio pubblico), che attraverso la voce del presidente Alfredo De Girolamo (Nella foto) e del coordinatore della Commissione acqua dell’associazione Fausto Valtriani, chiede un intervento straordinario alla Regione per il settore.

«La Giunta regionale della Toscana ha annunciato, qualche settimana fa, la volontà di impegnare rapidamente nel 2009 tutte le risorse regionali disponibili, non utilizzate entro la fine del 2008, per contrastare gli effetti della crisi economica a scala regionale, tramite un’ accelerazione della spesa pubblica in opere rapidamente cantierabili. Si tratta di una scelta che abbiamo apprezzato e condivisa - dichiarano De Girolamo e Valtriani - che serve a immettere subito liquidità nell’economia reale regionale e di fare importanti passi avanti per la competitività della nostra regione. In questa direzione del resto si stanno muovendo i più importanti paesi europei e anche il programma del nuovo presidente degli Stati Uniti prevede di investire nelle reti idriche e nelle reti di distribuzione dell’energia, come misura anticongiunturale. Crediamo - proseguono da Cispel - che si debba cogliere questa occasione per un consistente programma di manutenzione del territorio che promuovi la sostenibilità ambientale, così come sottolineato nei giorni scorsi anche dal Presidente di Ance, Paolo Buzzetti. In particolare avanziamo la proposta di destinare una quota consistente delle risorse regionali disponibili ad un Piano straordinario di manutenzione delle reti idriche toscane».

Ovviamente, a nostro parere, non si tratterebbe di mettere denari pubblici per chiudere “buchi” (nell’acqua) dovuti a gestioni non oculate, ma di investire risorse finalizzate a risolvere o quanto meno a ridurre le molte criticità del settore. La sinergia tra Regione e Autorità di ambito nella destinazione d’uso dei finanziamenti e dei successivi controlli appare fondamentale.

«Attualmente - ha sottolineato Valtriani - l’entità delle sostituzioni a nuovo delle reti è ampiamente insufficiente a contrastare il progressivo invecchiamento delle infrastrutture del Servizio idrico integrato. Nel territorio regionale toscano l’estensione delle sole reti acquedottistiche ammonta ad oltre 38.000 kilometri. La vita media delle tubazioni è stimata intorno ai 40 anni, è necessario sostituire 950 km di condotte ogni anno. Attualmente le sei Aato toscane prevedono complessivamente un investimento dedicato al rinnovamento degli acquedotti di circa 50 milioni di euro per anno, cifra sufficiente a sostituire purtroppo solo un terzo dei 950 km di condotta che servirebbero, con la conseguenza che gli acquedotti della Regione Toscana invecchiano e le perdite idriche aumentano. Valtriani quindi quantifica l’ammontare della richiesta «Una prima stima dice che i gestori del servizio idrico integrato della Toscana per il prossimo anno dovranno spendere 70 milioni di euro che, al netto dei 50 già previsti dai Piani di Ambito, richiede un contributo regionale per il 2009 di 20 milioni di euro».

Il presidente De Girolamo inoltre precisa «Attuare un Piano straordinario di manutenzione della rete idrica significa migliorare la competitività del sistema toscano, riducendo le perdite in rete e migliorando la capacità di servire le aree oggi a rischio siccità, in particolar modo quelle a vocazione turistica e produttiva. Non si parla di interventi nuovi- conclude il presidente di Cispel- ma di azioni già previste dai Piani di Ambito, purtroppo in misura sottostimata rispetto alle reali necessità».

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