[16/12/2008] Acqua

L´Arno ha il nuovo segretario generale

FIRENZE. L’Autorità di bacino del fiume Arno ha il suo nuovo Segretario generale: si tratta di Gaia Checcucci, già facente parte del comitato tecnico dello stesso ente con nomina in qualità di esperta da parte del ministero dell’ambiente e della tutela del territorio.

Tra l’altro Checcucci è attualmente consigliera comunale per Alleanza nazionale verso il Popolo della liberta al comune di Firenze. La nomina, all’unanimità, è avvenuta durante la riunione del Comitato istituzionale dell’Autorità di bacino, presieduta dal ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo alla presenza dei sottosegretari Menia (Ambiente), Bertolaso (Protezione civile), Reina (Infrastrutture), Bonfiglio (Agricoltura) ed i rappresentanti delle Regioni interessate.

Oltre al Comitato istituzionale dell’Autorità di bacino dell’Arno è stato convocato anche quello del Tevere. Nell’occasione il ministro ha apprezzato molto la collaborazione dei presidenti delle Regioni, Marazzo (Lazio), Martini (Toscana), Errani (Emilia Romagna), Lorenzin (Umbria) e Spacca (Marche) che hanno dimostrato ampia disponibilità per rilanciare la collaborazione Stato-Regioni nella gestione delle Autorità di Bacino.

Ovviamente, specialmente per quanto riguarda il Tevere, oltre a nominare Giorgio Cesari, nuovo segretario generale dell’Autorità di bacino si è fatto riferimento alla situazione critica di questi giorni che ha interessato il corso d’acqua. A tal proposito è stato approvato il piano stralcio che prevede interventi urgenti per fronteggiare le emergenze ed il rischio esondazioni di Tevere e Aniene.

«Gli eventi alluvionali sempre più frequenti e devastanti- ha sottolineato Prestigiacomo- insieme alla necessità di assicurare una corretta gestione della risorsa idrica, hanno contribuito a riportare al centro del dibattito il ruolo e le funzioni delle Autorità di bacino, ovvero della prevenzione e gestione ordinaria del rischio idrogeologico, fuori dalla situazione emergenziale.

In questo ambito il ruolo dei segretari generali delle Autorità riveste un una indubbia rilevanza tecnico-politica e rappresenta una guida per interpretare in maniera più efficiente la governance dei territori e dei bacini idrici» ha concluso il Ministro. Tornando all’Arno ora a Checcucci, che succede a Giovanni Menduni già da tempo chiamato a Roma a ricoprire l’incarico di direttore generale dell’ufficio Previsione, valutazione, prevenzione e mitigazione dei rischi naturali del dipartimento della Protezione civile, spetta il compito, non semplice, di proseguire il lavoro impostato.

Anche il nuovo segretario generale dovrà fare i conti con risorse economiche esigue dovute anche ai finanziamenti arrivati con il contagocce da Roma, qualsiasi parte politica sia stata al governo del Paese. In più, e questa è sicuramente un’aggravante, l’attuale esecutivo, più di altri, al di la delle frasi di circostanza, non pare mettere in testa alle priorità la tutela e la manutenzione del territorio. Sul piano dei rapporti istituzionali e non, Menduni ha saputo intrecciare collaborazioni con molti stakeholders (Università, associazioni ambientaliste, associazioni di categoria..) che hanno giovato anche rispetto ad alcune scelte effettuate in merito alla pianificazione.

Sul piano poi più strettamente tecnico la gestione Menduni, specialmente nel secondo mandato, è stata caratterizzata da una visione complessa dell’ecosistema fluviale (così come deve essere) per cui al centro dell’azione dell’Autorità di bacino sono stati messi non solo gli aspetti riguardanti le opere per la riduzione del rischio idraulico, ma questi sono stati integrati con gli aspetti quali-quantitativi di tutela della risorsa e dell’ecosistema fluviale, in cui è inserita anche la valorizzazione della biodiversità. Auspichiamo che questa linea di lavoro possa non essere abbandonata, intanto mantenendo competenze interne e porgendo attenzione ai contributi esterni.

Torna all'archivio