[11/12/2008] Energia

Rinnovabili, sit in a Montecitorio per chiedere ripristino detrazioni 55%

LIVORNO. Nonostante la pioggia non hanno rinunciato a fare un sit in di fronte Montecitorio, per chiedere di ripristinare immediatamente le detrazioni fiscali del 55% per l´installazione di pannelli solari termici. Più di trenta associazioni presenti tra ambientalisti e aziende operanti nel settore nell´energia rinnovabile compresi i sindacati confederali, preceduti da un gruppo di attivisti travestito da pinguini, gli animali scelti come simbolo dell´urgenza della lotta al mutamento climatico, hanno manifestato oggi per chiedere di salvare gli incentivi e di non rimandare nel sommerso tre miliardi di euro di investimenti. “La nostra preoccupazione è di capire le intenzioni del Governo, cosa intende fare nel futuro, se far progredire o no la tecnologia nelle fonti rinnovabili” ha dichiarato il presidente di Assolterm (Associazione italiana solare termico), Sergio D´Alessandris.

Solo otto anni fa, in Italia, erano installati appena 40 mila metri quadrati di pannelli solari, nel 2006 si era arrivati a 170 mila e nel 2008 si stima che saranno 400 mila, equivalenti ad un volume di affari di 400 milioni di euro. Fanalino di coda in Europa e adesso che perfino l´America va verso le rinnovabili, l´Italia con il Dl 185/08 rischia di isolarsi completamente nel contesto internazionale. Una scelta insensata dato che solo il solare termico fa risparmiare alle famiglie fino all´80% dei costi per la produzione di acqua calda e dà lavoro a 10 mila occupati.

Secondo Legambiente, negli ultimi due anni, gli incentivi sono stati utilizzati da 250 mila cittadini, mettendo in moto un giro di affari di oltre tre miliardi di euro. Per le famiglie che hanno realizzato alcuni degli interventi consentiti dagli incentivi (dal cambio degli infissi alle caldaie a condensazione ai pannelli solari, etc) il risparmio in bolletta è stato fino a mille euro l´anno. Nel 2008 il provvedimento ha mosso interventi pari a 1,8 miliardi di euro, generando immediatamente Iva, Ires e Irap, dando quindi introiti fiscali allo Stato.

“Togliere la retroattività per il 2008, come ha proposto Tremonti (Nella foto)non e´ sufficiente - ha detto Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente - chi si è indebitato, convinto di poter contare sugli incentivi e non ha ancora finito l´intervento, rischia di non poter contare sulle detrazioni per il 2009”.

Per Zanchini è inoltre “sbagliato fissare una cifra massima complessiva per le detrazioni, superata la quale le domande sono escluse” perché avrà effetti negativi su tutti gli investimenti nel risparmio energetico. “Nessuna impresa, nessuna famiglia sceglierà le tecnologie migliori e gli interventi più costosi, che permettono realmente di ridurre i consumi.- ha affermato sempre Zanchini- Il provvedimento spingerebbe le aziende delle rinnovabili verso l´estero e il settore edilizio a tornare al nero”.

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