[10/12/2008] Acqua

Pistoia: la provincia diminuisce il canone delle concessioni idriche alle aziende

PISTOIA. Nonostante la crisi, che ha investito tutti i settori e ha svuotato o sta svuotando le tasche dei cittadini, è necessario che il decisore politico mantenga la calma e non cerchi consenso con mosse improvvisate. Certo non pretendiamo che globalmente si ci si diriga proprio ora verso una svolta globale ecologica dell’economia (in realtà sarebbe necessario), auspichiamo che qualcuno magari ci pensi. Chiediamo invece che almeno si tutelino le risorse e non si compiano arretramenti nella salvaguardia dell’ambiente. La decisione presa a Pistoia a noi pare che non possa illuminare la strada per uscire dalla crisi. La Giunta provinciale ha deciso di ridurre il canone sui pozzi che le imprese dei comparti manifatturieri e commerciali devono pagare, ogni anno, alla provincia.

«Come ente stiamo portando avanti un percorso specifico per il sostegno alle imprese del territorio – dichiara il presidente della provincia Giancarlo Venturi – A tal fine stiamo realizzando un coordinamento con tutti gli attori locali (associazioni categoria, sindacati, enti locali, sistema dell’impresa, ecc.) per studiare soluzioni specifiche per il nostro tessuto economico. Per questa finalità recentemente abbiamo invitato anche una delegazione della Giunta della Regione Toscana per confrontarsi con queste realtà. Per quanto ci riguarda più direttamente - ha continuato il presidente - stiamo lavorando a importanti progetti di rilancio dell’apparato produttivo, per il lavoro e la formazione, per la realizzazione di importanti infrastrutture, per il governo del territorio e la tutela dell’ambiente. In questo quadro, abbiamo voluto dare un segnale concreto di attenzione anche attraverso una significativa riduzione dei canoni del demanio idrico (in questo modo come si tutela l’ambiente? ndr). Nell’ambito delle previsioni del bilancio 2009 - ha continuato Venturi - abbiamo previsto la riduzione del 33% dei canoni in vigore per l’anno 2008. Ciò corrisponde a una minore spesa di oltre 500 euro per ogni azienda interessata. Tale riduzione non opera per usi vari e per il settore agricolo per il quale, per sua natura, sono in vigore canoni assai più contenuti (purtroppo! ndr). Abbiamo così ritenuto di dare un segnale di attenzione alle imprese che per la loro attività ricorrono alle concessioni provinciali per derivazioni di acqua provenienti dal demanio idrico. Questo nonostante la crisi investa con pesanti ricadute anche la realtà degli enti locali, costretti, compresa la provincia di Pistoia, a ulteriori tagli a dotazioni finanziarie sempre più contenute».

Quanto la mano pubblica debba aiutare le imprese del suo territorio non sta noi a dirlo, ma almeno che l’aiuto non vada contro una sensata tutela delle risorse primarie che devono essere garantite anche alle generazioni future. E’possibile che una settimana di pioggia abbia fatta dimenticare le varie crisi idriche che anche in questa regione abbiamo attraversato recentemente? La carenza idrica rappresenterà la maggior criticità che dovremmo affrontare nei prossimi anni e la tutela dell’acqua passa anche attraverso un’adeguata tariffazione. Sono stati spesi fiumi d’inchiostro in questi ultimi anni per ribadire l’importanza dell’acqua come bene comune, diritto di tutti, che va salvaguardato. Il suo reale valore è fortemente cresciuto ed è un controsenso (anche solo come segnale politico) diminuire il canone di concessione nonostante l’operazione sia retroattiva, limitata al 2008 (ci pare di capire) ed è effettuata ai fini comprensibili di aiutare in qualche modo l’indotto.

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