[04/12/2008] Energia

Il Comitato Via dice no alla localizzazione del rigassificatore di Brindisi

LIVORNO. Il Comitato Via della regione Puglia si è espresso sfavorevolmente sul progetto di rigassificatore a Brindisi, ma la Brindisi Lng che dovrebbe realizzarlo non molla: «Nei giorni scorsi –si legge in un comunicato della sede pugliese della multinazionale - la Commissione nazionale Via, nell´ambito della sua attività istruttoria tesa a fornire il suo parere di compatibilità ambientale del terminale di rigassificazione di Brindisi, ha svolto il sopralluogo del sito di Capo Bianco. La Brindisi Lng ha fornito una dettagliata presentazione del progetto illustrando le caratteristiche del futuro terminale e i vantaggi derivanti dalla collocazione dello stesso a Capo Bianco» e il suo direttore Enrico Monteleone afferma: Direttore «Siamo fiduciosi che la commissione Via dimostrerà presto la perfetta compatibilità ambientale del terminale a Capo Bianco Aggiungo che recentemente il Comitato tecnico regionale ha riconfermato il nulla osta di fattibilità relativo al futuro terminale situato a Capo Bianco».

L´azienda respinge così le ipotesi che circolano da tempo sulla stampa pugliese sullo spostamento del terminale a Cerano: «Lo spostamento a Cerano è impraticabile – spiega Monteleone - in quanto per ospitare un terminale sarebbe necessario un porto e quest´ultima infrastruttura avrebbe costi economici ed ambientali di tale portata da renderne problematica la realizzazione. Basti solo pensare alle ingenti opere di dragaggio necessarie e al loro profondo impatto sul fragile ecosistema marino e costiero. Ma anche se tale eventualità fosse realizzata in futuro, i tempi necessari alla sua costruzione (almeno 15-20 anni) rendono irrealistica ogni ipotesi di spostamento del terminale. E´ del tutto evidente, infatti, che nessuna azienda è in grado di attendere vent´anni per il completamento di un investimento già in parte realizzato. Tali semplici riflessioni permettono di far capire facilmente l´impraticabilità di tale ipotesi e la mera strumentalità di ogni proposta in tal senso».

Alla Lng risponde un folto gruppo di Associazioni che va da Italia Nostra a Legambiente e Wwf, da Coldiretti-TerraNostra all´Arci, da Medicina Democratica alla Lipu ed a numerose organizzazioni brindisine e pugliesi: «La società costruttrice Brindisi Lng commenta il parere negativo espresso dal Comitato Via della regione sulla costruzione del rigassificatore affermando di considerare la realizzazione dell´impianto nel sito di Capo Bianco una "priorità" per i propri interessi ed un fatto "essenziale per la Puglia e per l´intero paese". Prendiamo atto che la Brindisi Lng esplicita ciò che abbiamo sempre saputo e cioè che vuole ad ogni costo costruire il rigassificatore nel porto in barba alle vocazioni del territorio ma ci sembra davvero incredibile che essa si arroghi il diritto di stabilire, al posto dei competenti organi istituzionali, quali siano i veri interessi nazionali e della nostra comunità. Il Comitato Via si è quindi pronunciato per la incompatibilità ambientale dell´impianto ed ha precisato di non rinvenire nel progetto concrete ricadute positive per l´economia locale».

Le 14 associazioni colgono l´occasione per sottolineare ancora una volta «l´estrema pericolosità dell´impianto perché progettato nelle adiacenze del centro abitato e la sua assoluta incompatibilità con il programma economico e sociale delle istituzioni locali, inconciliabilità di recente ribadita con ogni determinazione dai vertici di tali istituzioni. Così come ricordiamo anche l´incompatibilità morale di certi comportamenti che hanno segnato l´intero iter autorizzativo per come emergono dalle notizie sugli sviluppi dell´inchiesta penale in corso».

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