[04/05/2006] Aria

Siderco, la Lucchini propone di separare la lavorazione in due aree distinte

PIOMBINO (Livorno). Una parte della lavorazione nella zona industriale, un’altra parte invece nell’area Vertec. Si basa su un’ipotesi di separazione la proposta presentata stamani da Lucchini Severstal al ministero dell’Ambiente, dove si è svolto un incontro tecnico insieme al Comune di Piombino. «La proprietà ha presentato un progetto – spiega l’assessore all’ambiente Luciano Francardi - sul quale il Comune si riserva uno studio approfondito e un confronto con tutte le parti politiche interessate. Convocherò la commissione atta a discuterlo già all’inizio della prossima settimana per informare tutte le forze politiche e per iniziare una discussione sul progetto».

Non si sbilancia sul merito quindi l’assessore, almeno per il momento: «Di fatto le quattro opzioni annunciate dalla Lucchini si sono ridotte a una sola con qualche variabile – continua Francardi – in ogni caso si tratta di un progetto che può servire per arrivare a un traguardo storico, cioè la liberazione delle aree di Città futura. Noi vogliamo che ciò sia fatto il prima possibile, ma ovviamente prima deve essere discusso e reso compatibile con il piano strutturale in discussione e con tutti i regolamenti urbanistici».

In queste ore i dirigenti della Lucchini Severstal stanno illustrando lo stesso piano anche ai sindacati, mentre per il momento le associazioni ambientaliste non sono state prese in considerazione. «Credo che spetti a noi parlare con gli ambientalisti – conclude Francardi – anche se spero che lo facciano loro, perché sarebbe importante che l’azienda diventasse un soggetto attivo nella vita cittadina».

Da parte sua l’azienda promette condivisione: «Quella di cui stiamo parlando è un’informativa tecnica e con diverse opzioni - dicono - Che dovranno essere valutate e selezionate dalla segreteria tecnica del ministero. Quando le caratteristiche del progetto saranno meglio definite ne parleremo anche con le associazioni ambientaliste ma per ora è abbastanza prematuro. In generale comunque la nostra volontà è quella di condividere le nostre prospettive con tutti gli stakeholder». Ovvero con tutti i soggetti che hanno un interesse legittimo nell’attività dell’impresa, e che influenzano o sono influenzati dalle decisioni aziendali, quindi anche le associazioni ambientaliste.

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