[14/11/2008] Acqua

Tariffa depurazione, lunedì la giunta toscana discute la sentenza della Corte Costituzionale

LIVORNO. Lunedì prossimo la giunta regionale della Toscana discuterà della sentenza della Corte Costituzionale dell´8 ottobre scorso che ha dichiarato non dovuto il pagamento della tariffa di depurazione da parte di quei cittadini che non sono allacciati ad alcun depuratore.
«Il nostro intendimento – spiega l´assessore alle risorse idriche, Marco Betti – è quello di convocare gli Ambiti territoriali ottimali e i gestori per chiedere loro non soltanto di applicare la sentenza e quindi di predisporre piani economici coerenti per restituire i soldi ai cittadini che li hanno ingiustamente versati, ma di valutare attentamente quali conseguenze tutto ciò avrà sui piani di ambito e sugli investimenti già programmati. L´obiettivo è infatti quello di non mettere in crisi un sistema che negli ultimi anni ci ha permesso di cogliere risultati davvero straordinari».

Gli introiti che derivano dalle tariffe vengono infatti integralmente reinvestiti nell´ampliamento della rete fognaria, nella realizzazione di nuovi impianti di depurazione o nell´adeguamento di quelli esistenti.
«Ogni anno in Italia si investe 1 miliardo di euro in depurazione – prosegue Betti - Di questi ben 200 milioni rappresentano la quota della sola Toscana, che viaggia dunque a velocità tripla rispetto al resto della Penisola. E noi abbiamo sia il dovere di rimborsare i cittadini che quello di continuare ad investire per salvaguardare l´ambiente e la qualità delle nostre acque. Voglio fare due soli esempi: il primo è quello dell´accordo di programma da 161 milioni di euro che abbiamo presentato di recente e che riguarda 400.000 cit tadini di Valdinievole, Valdelsa e Valdera, nonché le aziende del distretto del cuoio, il secondo è l´investimento da 40 milioni di euro per collegare al depuratore di San Colombano i circa 200.000 fiorentini che risiedono sulla riva sinistra dell´Arno. Questa imponente massa di lavori è in corso e né noi né il nostro maggiore fiume possiamo permetterci che vengano rallentati o, peggio, ridimensionati. Anche di questo e di come garantire gli investimenti in programma in Toscana, parleremo con Ato e gestori».

L´assessore alle Risorse idriche traccia infine un quadro della situazione regionale.
«Ad oggi i toscani allacciati all´acquedotto sono il 96%, quelli collegati alle fognature sono l´86%, mentre oltre 3 toscani su 4 (il 77%) sono collegati ad impianti di depurazione. Siamo cioè in una situazione che vede da una parte un carico inquinante nel settore civile di 3,4 milioni di abitanti equivalenti e in quello industriale di 6,1 milioni di abitanti equivalenti, cioè un carico inquinante totale di 9,5 milioni di abitanti equivalenti, dall´altro la capacità di depurazione totale dei nostri depuratori è di 9 milioni di abitanti equivalenti. Il che dimostra che il divario da colmare non è enorme. Da qui occorre proseguire, facendo in modo che la sentenza della Corte costituzionale sia applicata, ma che ciò non metta in crisi un sistema che ha permesso di raggiungere questi importanti risultati nella tutela delle nostre acque».

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