[14/11/2008] Comunicati

Le ripercussioni della crisi finanziaria ed economica mondiale sulla salute

GINEVRA. Siamo di fronte ad una crisi finanziaria di un´ampiezza senza precedenti in un mondo che non è mai stato così interdipendente. Le conseguenze sono mondiali. La situazione è instabile. La crisi finanziaria attuale sta rapidamente mutandosi in crisi economica e potrebbe sfociare in una crisi sociale in numerosi Paesi.

La crisi interviene mentre l´impegno in favore della salute nel mondo non è mai stato così forte. Essa si iscrive nel quadro degli Obiettivi del millennio per lo sviluppo, lo sforzo più ambizioso mai intrapreso per ridurre la povertà e ripartire i vantaggi della nostra società moderna, soprattutto quelli legati alla sanità, in maniera più giusta ed equa.

Un precedente sforzo mirante ad utilizzare la salute per promuovere lo sviluppo socio-economico, lanciato nel 1978, è stato seguito pressoché immediatamente da una crisi energetica, dalla crescita verso l´alto dei prezzi del petrolio e dalla crisi del debito al debutto degli anni ´80. Di fronte a queste crisi, a livello internazionale sono stati commessi degli errori che hanno condotto ad una riduzione degli investimenti di bilancio in favore dei settori sociali soprattutto la salute e l´educazione, degli errori dei quali numerosi Paesi subiscono ancora oggi le conseguenze.

Non si vede ancora chiaramente quali saranno gli effetti della crisi finanziaria attuale per l´economia dei Paesi a basso reddito e dei Pesi emergenti, ma numerose previsioni sono pessimistiche. Di fronte alla recessione mondiale, le difficoltà finanziarie dei Paesi ricchi potrebbero portare ad una riduzione dell´aiuto pubblico allo sviluppo. Peggio ancora, numerosi Paesi, soprattutto i Paesi a basso reddito, rischiano di essere costretti a ridurre le loro spese destinate alla salute, all´educazione ed alla protezione sociale.

Nel passato abbiamo già assistito a questi due tipi di reazione ed ambedue possono avere degli effetti così devastanti da impoverire la sanità, lo sviluppo, la sicurezza e la prosperità.

E´ dunque indispensabile trarre i dovuti insegnamenti dagli errori commessi nel passato e far fronte al rallentamento dell´attività economica con un accrescimento degli investimenti a favore della sanità e del settore sociale, e questo per diverse ragioni essenziali.

Primo, per proteggere i poveri. L´aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e del carburante, così come ´insicurezza del lavoro, sono tra i fattori che accrescono le ineguaglianze in periodo di rallentamento economico. In questo contesto, il fenomeno della pauperizzazione dovuto alle spese legate alle cure sanitarie – che anche in periodi fausti portano alla povertà più di 100 milioni di persone ogni anno – è destinato ad amplificarsi. Inevitabilmente, sono i più vulnerabile che saranno i più colpiti: i poveri, i marginalizzati, i bambini, le donne, gli handicappati, le persone anziane e tutti quelli che soffrono di malattie croniche. Occorrono urgentemente migliori sistemi di sicurezza sociale per proteggere i più vulnerabili nei Paesi ricchi come nei Paesi poveri.

Secondo, per promuovere il rilancio dell´economia gli investimenti nei settori sociali rappresentano degli investimenti in favore del capitale umano. Ora, un capitale umano sano è il fondamento della produttività economica e permetterà di accelerare il ritorno alla stabilità economica.

Terzo, per promuovere la stabilità sociale. La ripartizione equa delle cure sanitarie apporta un contributo essenziale alla coesione sociale. Questa è la migliore protezione di cui disponiamo contro I disordini sociali a livello nazionale o internazionale. Le popolazioni in buona salute, produttive e stabili costituiscono sempre un vantaggio, particolarmente in periodo di crisi.

Quarto, per migliorare l´efficienza. Il pre-pagamento con una messa in comune delle risorse costituisce il modo più efficace di finanziare le spese legate alla sanità. Al contrario, le spese che gli utilizzatori devono regolare da parte loro dove ricevono i servizi rappresentano il sistema meno efficace ed un fattore di impoverimento, molti milioni di persone si ritrovano oggi già al di sotto della soglia di povertà ogni anno. Un impegno in favore della copertura universale non solo protegge i poveri ma costituisce il modo più economico per utilizzare le risorse limitate in maniera redditizia.

Quinto, per rafforzare la sicurezza. Un mondo nel quale i disequilibri in materia di sanità sono considerevoli non è né stabile né sicuro. Dei sistemi sanitari robusti sono essenziali per mantenere la capacità di sorveglianza ed azione di fronte alle minacce di pandemie. Gli investimenti insufficienti consentiti in favore dei sistemi sanitari durante gli anni ´80 spiegano perché i Paesi dell´Africa sub-sahariana sono stati così mal preparati a far fronte alla pandemia di Aids durante il decennio seguente.

Dobbiamo evitare di ripetere gli errori del passato. Nel corso di questa crisi, non possiamo permetterci di sprecare le nostre risorse nè di abbandonare I nostri sforzi in favore di un mondo più equilibrato, che è per me un indicatore di una società civilizzata. Io mi appello a tutti i governi e a tutti i responsabili politici perché mantengano i loro sforzi miranti a rafforzare e a migliorare i loro sistemi sanitari e perché proteggano la salute di tutti ed in particolare dei più fragili di fronte all´attuale crisi finanziaria ed economica.

* direttrice generale dell´Oms

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