[13/11/2008] Comunicati

Entro l´anno la nuova legge per l´Arpat

FIRENZE. Oggi il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini (Nella foto), ha annunciato al convegno organizzato dall´Agenzia regionale di protezione ambientale Arpat all´interno di "Dire e Fare" che la sua giunta trasmetterà al Consiglio regionale una proposta di legge per la revisione proprio dell´Arpat.

«Credo che entro la prima metà del 2009 potremo varare la nuova legge – ha detto Martini- che definirà con chiarezza quali sono le funzioni di Arpat e quali sono le modalità di finanziamento che garantiranno certezza di risorse all´Agenzia. Inoltre stabiliremo quali sono secondo noi i servizi ed i controlli essenziali che Arpat deve garantire e di questi si farà carico la Regione, dando comunque la possibilità a Comuni, Province ed altri enti di contribuire per la realizzazione di ulteriori livelli di analisi e indagini».

L´Arpat è oggi strutturata in 10 dipartimenti provinciali, 4 servizi sub-provinciali e 4 servizi locali; nel 2007 ha effettuato 12.400 sopralluoghi per ispezioni e monitoraggi, compresi quelli sugli inceneritori di Falascaia, Montale, Selvapiana e Geofor-Pisa, su aziende a rischio rilevante come raffinerie, impianti di gas, industrie chimiche (come Sims di Reggello e Colorobbia di Montelupo), impianti di depurazione delle acque reflue, siti geotermici, i siti in bonifica, tra questi anche i 4 di interesse nazionale: Massa-Carrara, Livorno, Piombino e Grosseto.

L´Arpat ha svolto controlli anche in 4000 aziende, esaminato oltre 900 esposti, risolto 600 emergenze ambientali, compresi incendi ed incidenti stradali con rilascio di sostanze inquinanti, ma anche casi più complessi come quelli dell´Agrideco di Scarlino e della Gawi a Borgo San Lorenzo. L´Agenzia regionale ha anche rilevato 641 illeciti con 271 notizie di reato, in particolare per quanto riguarda il traffico di rifiuti, e 370 violazioni amministrative, comprese le discariche abusive.

«Sono stati analizzati in totale 48mila campioni e 880mila parametri – spiga la Regione - Tutto questo con una spesa di 57milioni e mezzo di euro, corrispondente a circa 16 euro l´anno per ogni cittadino toscano. Il bilancio Arpat nel 2007 ha registrato un utile di 1.600.000 euro, un ottimo risultato di gestione visto che nel 2005 l´Agenzia era in perdita, ma già nel 2006 era stato raggiunto l´equilibrio di bilancio».

Per il presidente Martini la questione della tutela ambientale oggi si intreccia inevitabilmente con la necessità di razionalizzare la spesa pubblica: «Dobbiamo continuare a mantenere i livelli qualitativi che abbiamo raggiunto, ma spendendo meno perché le risorse a disposizione diminuiscono a fronte di una richiesta di controllo sempre maggiore. E´ necessaria una riorganizzazione che tenga conto sia della quantità che della qualità delle prestazioni. E´ tempo di stabilire delle priorità e il buon lavoro che l´Agenzia sta facendo ci fornisce delle basi per valutare meglio la situazione».

Martini ha però sottolineato che non si torna indietro sulle politiche di sostenibilità «che la Toscana non considera un aggravio, ma una leva per un nuovo tipo di sviluppo qualificato basato su energie rinnovabili, ricerca e biotecnologie».

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