[13/11/2008] Rifiuti

´Meno rifiuti´: la Provincia di Livorno ci prova con l´educazione e il buon esempio

LIVORNO. “Meno rifiuti” è il titolo della campagna d’informazione promossa dalla Provincia per favorire la riduzione della produzione dei rifiuti e che parte dalla firma del protocollo d’intesa che è stato siglato stamani a Palazzo Granducale da tutti i comuni e gli enti pubblici del territorio livornese. «E’ fondamentale – ha detto il presidente Giorgio Kutufà – che tutte le istituzioni, Provincia, comuni, autorità portuali insieme alle aziende locali di gestione dei rifiuti, con le imprese e le loro associazioni, facciano qualcosa di concreto e prendano degli impegni: i protocolli d’intesa sono assunzioni di responsabilità a cui poi seguono azioni, comportamenti, modi di agire che forse sono difficilmente misurabili a breve termine ma contribuiscono a rendere migliore o almeno non peggiore questo luogo in cui viviamo e che sarà abitato dai nostri figli».

Azioni virtuose quindi, affinché le istituzioni diano prima di tutto il buon esempio ai cittadini in termini di prevenzione della produzione dei rifiuti: quindi per prima cosa le istituzioni dovrebbero impegnarsi a rispettare la legge sul gpp, che impone che almeno il 30% degli acquisti siano riconducibili a materiali riciclati, per esempio inserendo queste condizioni all’interno delle gare di appalto di servizi e forniture.

Legge che raramente viene rispettata (l’obbligo è stato introdotto fin dal ’97 dal decreto Ronchi) anche perché non sono mai state applicate sanzioni, sebbene la recente legge regionale sui rifiuti adesso contempli esplicitamente questa possibilità.

Rispettare questo obbligo di legge non sarebbe solo importante dal punto di vista dell’esempio virtuoso da dare ai cittadini, ma soprattutto perché contribuirebbe a riorientare l’economia verso produzioni più sostenibili visto che il settore della spesa pubblica in Italia nel 2006 ha superato il 50% del pil nazionale (fonte Istat).

In realtà il protocollo firmato stamani in Provincia di Livorno mira essenzialmente all’educazione dei cittadini, con una campagna della durata di un anno che ha ottenuto il patrocinio dell’Unesco nell’ambito della settimana per l’Educazione ambientale allo sviluppo sostenibile, che si sta svolgendo con eventi e iniziative in tutta Italia dal 10 al 16 novembre e che quest’anno è stata appunto dedicata al tema della riduzione dei rifiuti.

«Con questa iniziativa la Provincia di Livorno vuole dare alle istituzioni del territorio – spiega il responsabile dell’unità operativa Rifiuti e bonifiche dell’ente, Andrea Rafanelli – strumenti per la diffusione di una nuova cultura della sostenibilità e della prevenzione della produzione dei rifiuti. Perché il successo dell’iniziativa è dato dalla partecipazione dei cittadini».

Per andare nel concreto vediamo quali sono le linee di azione suggerite dalla Provincia nel protocollo: uso di imballaggi riutilizzabili (pallets, cassette) nella media e grande distribuzione; sostituzione di vaschette e contenitori per alimenti in materiale plastico con materiale biodegradabile; introduzione di buste biodegradabili al posto degli shoppers in plastica; vendita di prodotti sfusi mediante dispenser, vendita di prodotti ricaricabili; installazione di fontanelli per la distribuzione di acqua di alta qualità e di distributori alla spina; gestione sostenibile di feste e sagre.

Sul fronte dell’allungamento della vita dei beni le possibili azioni sono: mercati dell’usato, centri per il recupero dei materiali ai fini didattici o artistici; recupero delle merci invendute / non consumate (last food): servizi di riparazione, scambio e vendita di articoli usati; creazione di un dizionario dei rifiuti che permetta al cittadino di conoscere il grado di riciclabilità, e gli impatti derivanti dal trattamento o dallo smaltimento delle diverse categorie di prodotti.

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