[03/05/2006] Urbanistica

Porto di San Vincenzo, il Comitato solleva il giallo dei verbali

SAN VINCENZO (Livorno). «Che fine ha fatto il verbale della conferenza dei servizi sul porto di San Vincenzo?». Il Comitato «no porto» ed il Forum del centrosinistra di San Vincenzo sferrano un nuovo attacco sui lavori di ampliamento del porto turistico. Il Comitato parte dalle «risultanze non ufficiali dell’incontro» le cui indiscrezioni pubblicate sulla stampa «sono state un atto grave e inopportuno quando ancora non esisteva né verbale né una bozza del verbale».
Ed è proprio questo che segnala il Comitato: «All’inizio d’aprile, dopo pressanti richieste, ci furono consegnate in due giorni, dallo stesso ufficio della Regione, ben tre bozze differenti del verbale del medesimo incontro. Tutte prive della benché minima ufficialità: nessuna firma, niente carta intestata, insomma delle pagine anonime senza neppure la forma del verbale. Tre bozze che differivano in aspetti rilevanti come la legittimità dell’autocertificazone, da parte del privato, degli studi che, secondo una delle bozze, potrebbe essere applicata al progetto del porto. La Sales dunque potrebbe autocertificare la validità dei materiali che utilizza e con i quali risparmia milioni di euro. Punto, questo, tutt’altro che acclarato nelle altre bozze di verbali».

A 42 giorni dalla conferenza dei servizi, il Comitato non ritiene «che questo lasso di tempo sia accettabile per redigere un verbale». «In queste circostanze – domanda – come non avere perplessità sul modo di agire degli uffici regionali che in due mesi non sono stati in grado di produrre un verbale esauriente per delle conclusioni tanto importanti quanto doverose. Si tratterà di un semplice, e grave, difetto organizzativo o la questione è più controversa e le risultanze ancora provvisorie e vacillanti?».
«Ci limitiamo ad osservare – prosegue la nota del Comitato contro il porto – che gli unici pareri ufficiali sui lavori d’ampliamento del porto sono quelli della Provincia, impietosi nell’individuare una gran mole di difformità e incongruenze nel progetto esecutivo. Eppure i lavori sono proseguiti con la benda sugli occhi del sindaco, tra le infelici sortite dell’assessore provinciale all’ambiente e la latitanza della tanto sbandierata Commissione consiliare di controllo che si è riunita in quasi tre mesi di vita una sola volta per nominare il presidente».

Il Forum del centrosinistra, appoggiando le ragioni del Comitato, sottolineano «l’urgente necessità di una maggiore partecipazione democratica alle scelte sul territorio» e fanno propri i timori del Comitato stesso: «La mancanza di sensibilità ambientale e la scarsa attenzione all’effettivo bilancio, anche economico, che queste scelte riversano sui cittadini, potrebbero avere la meglio sulle promesse fatte pubblicamente dal sindaco, quando assicurò che, sull’arenile, non ci sarebbero state nuove concessioni né ampliamento delle esistenti, altrimenti ai sanvincenzini non resterà altro che andare sugli arenili di Donoratico. Al nuovo Piano delle spiagge la prossima, temuta, sentenza».

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