[11/11/2008] Parchi

Il Brasile pubblica il suo Libro Rosso: 627 specie minacciate di estinzione

LIVORNO. Il ministro dell´ambiente brasiliano, Carlos Minc (Nella foto), ha presentato il "Livro Vermelho da Fauna Brasileira Ameaçada de Extinção" e le notizie non sono buone: le specie di animali minacciate nel più grande Paese sudamericano si sono triplicate negli ultimi anni, raggiungendo quota 627. «L´industria si espande, l´agricoltura si espande, la gente occupa aree protette e le nostre unità di conservazione non attuano la dovuta protezione».

In Brasile la corsa dell´estinzione ha accelerato dopo il 1989, quando si è effettuata l´ultima registrazione di dati, ma la dissipazione di specie potrebbe essere ancora più grande, visto che le stime precedenti non tenevano conto delle specie marine e del litorale.

Nella prima lista delle "Espécies da Fauna Brasileira Ameaçada de Extinção" del 1968 erano incluse solo 44 specie. In quella del 1989 pubblicata dall´Ibama nel 1989 le specie minacciate di estinzione erano salite a 206 , tra vertebrati e invertebrati, sette specie venivano considerate estinte. La Lista Rossa attuale comprende 130 invertebrati terrestri, 16 anfibi, 20 rettili, 160 uccelli, 69 mammiferi, 78 invertebrati acquatici e 154 pesci.

Secondo Minc 79 specie sono uscite dalla Lista Rossa ma ben 489 sono state incluse, le cause maggiori vanno cercate nella deforestazione, negli incendi boschivi, nella trasformazione delle foreste primarie in pascoli e piantagioni di soja, nel traffico di specie animali e nei pesticidi. Il ministro ha citato come esempi di animali in pericolo la balena azzurra, lo squalo balena, l´albatro, il serpente yarará e il gallinaceo urú del noreste. «Dobbiamo lottare per ritirare il maggior numero possibile delle specie da questa lista», ha detto Minc.

L´ecosistema brasiliano con la maggiore quantità di specie minacciate non è, come si potrebbe pensare, solo l´Amazzonia ma la Mata Atlántica, un´area boschiva che copre la costa meridionale e centrale del Paese, o meglio che copriva vista che ne è rimasto solo il 10% della sua estensione originale, che ospita il 60% delle specie brasiliane a rischio di estinzione e che negli ultimi 50 anni sono già scomparse dal 70% del litorale atlantico del Paese.

L´Amazzonia e il Pantanal apportano meno specie alla lista di pericolo perché sono le aree che godono di maggiore protezione», ha spiegato Minc presentando il "Libro Rosso". In Amazzonia vive il 9% delle specie minacciate di estinzione e il 5% nel Pantanal, un ecosistema di 250 mila kmq che il Brasile condivide con Perù, Paraguay e Bolivia.

Minc pensa che sia necessario investire per rafforzare i parchi nazionali e crearne altri dove ci sono le specie di fauna e flora a rischio «Ma non pensiamo che sia facile, non basta parlare al presidente Lula e dirgli di fare un decreto».

Secondo il ministro occorre creare unità di conservazione e dotarle di una infrastruttura efficiente e di mezzi, come i corridoi ecologici, capaci di aiutarli nella salvaguardia delle specie. Il ministero dell´ambiente del Brasile sta preparando un piano di gestione per 40 unità di conservazione e sta cercando finanziamenti da parte di imprese private perché "adottino" un parco o si assumano i costi necessari per salvare una delle specie comprese nel "Libro Rosso" dall´estinzione: «Salvare un animale dall´estinzione implica un lavoro di ricerca sul campo, un intervento nell´ambiente e nei suoi dintorni per realizzare le condizioni di sopravvivenza e riproduzione».

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