[11/11/2008] Rifiuti

Il progetto Arpat-Asl 11 di Empoli per ridurre e gestire meglio i rifiuti

FIRENZE. «Ridurre e gestire meglio i rifiuti. Una buona pratica tra sanità e ambiente», questo il titolo del progetto promosso da Arpat e Azienda Asl 11 di Empoli, presentato in occasione della Settimana Unesco di Educazione allo Sviluppo sostenibile (10-16 novembre), che appunto quest´anno affronterà la tematica della riduzione e riciclaggio dei rifiuti. Il progetto si pone come obiettivi principali la riduzione della produzione dei rifiuti e la loro corretta gestione con particolare riferimento a Rsu e assimilati, coinvolgendo direttamente le strutture e gli operatori dei due enti.

L’iniziativa tra l’altro aderisce, tramite il Coordinamento delle Agende 21 locali italiane, alla Campagna europea per la riduzione dei rifiuti "Meno 100 Kg di rifiuti all’anno per abitante" (22-30 novembre), promossa da ACR+ (Associazione europea delle città e regioni per il riciclaggio e la gestione sostenibile delle risorse) e Iclei (Local Governments for Sustainability). «Il progetto ideato ed elaborato da Arpat e Asl 11 di Empoli ha come primo obiettivo quello di migliorare la gestione dei rifiuti all’interno dei due enti promotori- spiega a greenreport Serena Innocenti di Arpat - ma non rimarrà un’iniziativa solo interna, l’idea è di esportare le buone pratiche di gestione dei rifiuti anche verso altri enti. Tra l’altro sono arrivate già le prime adesioni come quella della Asl di Arezzo e dell’Agenzia delle entrate di San Miniato».

Le pubbliche amministrazioni che da qualche tempo hanno gli “occhi” puntati addosso, possono dare il buon esempio e promuovere azioni concrete per la sostenibilità. «Sono piccoli passi per raggiungere grandi obiettivi - riprende Innocenti - in cui la diffusione delle buone pratiche parte da enti che debbono avere anche comportamenti coerenti con il proprio “istituto”». Tra l’altro il Servizio sanitario nazionale e il Sistema della agenzie rappresentano un insieme complesso di istituzioni centrali, regionali e di aziende locali, con dimensioni ragguardevoli che rendono credibile ed esportabile questa esperienza.

Nello specifico, al di là dei percorsi che i due Enti hanno intrapreso sul tema dei rifiuti e portato avanti indipendentemente, la collaborazione tra Arpat ed Asl 11 di Empoli è già stata sperimentata con successo attraverso il progetto “Se spengo, non spreco e non spendo!”, predisposto in occasione della Settimana Unesco sull’Energia, che fu occasione per costruire una rete di soggetti pubblici e privati che possono essere nuovamente attivati.

Ma quali saranno i primi passi operativi del progetto?
«Per quanto riguarda Arpat avvieremo un’indagine interna sulle modalità di gestione dei rifiuti di tutti i Dipartimenti. Poi la sperimentazione almeno inizialmente coinvolgerà la sede centrale, il dipartimento di Prato, quello di Lucca e il Servizio sub-provinciale dell’empolese-valdelsa. Il percorso poi si snoderà attraverso vari step, in cui si succederanno incontri, produzione di materiale, individuazione delle azioni per ridurre i rifiuti e migliorare la raccolta differenziata, sempre cercando il confronto con il nostro partner, ma anche con gli enti addetti ai lavori e con tutti i soggetti interessati dai quali fin dalla fase iniziale, accogliamo i suggerimenti».

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