[11/11/2008] Comunicati

Ban Ki-moon al G20: crisi finanziaria e cambiamento climatico si battono con l´economia verde

LIVORNO. In un´intervista all´International Herald Tribune ripresa dall´ufficio stampa dell´Onu, il segretario della Nazioni Unite Ban Ki-moon sottolinea che «La crisi finanziaria mondiale non è una scusa per ignorare la crisi provocata dai cambiamenti climatici e la risposta alle due crisi è lo sviluppo di un´economia verde. La crisi finanziaria mondiale è la crisi più urgente; la più essenziale è quella provocata dal cambiamento climatico. L´urgenza della prima non è una scusa per dimenticare la seconda».

Ba Ki-moon manda un preciso messaggio al summit del G20 che il 15 novembre a Washington riunirà i principali Paesi industrializzati ed emergenti per discutere della riforma del sistema finanziario mondiale ed al quale il segretario generale dell´Onu prenderà parte.

La ricetta proposta dall´Onu per uscire dalle due crisi globali che si intrecciano è quella che appare tanto indigesta al nostro governo: green economy.

Secondo Ban «Gli scienziati sono d´accordo nel dire che per affrontare il cambiamento climatico occorre una rivoluzione energetica, un cambiamento completo del modo in cui noi alimentiamo le nostre società di energia. Gli economisti sono ugualmente d´accordo nel dire che l´industria in più forte crescita attualmente nel mondo è quella delle energie rinnovabili. E´ là che si stanno già creando i posti di lavoro del futuro e dove ha luogo l´essenza dell´innovazione tecnologica che inaugurerà la nostra prossima era di trasformazione economica».

Il summit di Washington cadrà a due settimane dal quello mondiale sul cambiamento climatico di Poznan, in Polonia, che secondo Ban Ki-moon «deve permettere di preparare il summit di Copenaghen alla fine del 2009, nel corso del quale i dirigenti del pianeta devono mettersi d´accordo su dei nuovi obiettivi di riduzione di gas serra. Il finanziamento sarà la chiave. Se i Paesi in via di sviluppo non hanno abbastanza risorse finanziarie e tecnologie per "diventare più verdi", noi non possiamo combattere efficacemente il cambiamento climatico».

Secondo il segretario dell´Onu »Con politiche adeguiate e incentivi finanziari è possibile ottenere a livello mondiale una crescita economica che emetta meno gas serra. E´ così anche possibile che i Paesi sviluppati e i Paesi in via di sviluppo attacchino insieme la causa del riscaldamento planetario, ognuno a suo modo e senza compromettere il diritto di ogni Paese allo sviluppo ed al benessere economico dei suoi cittadini. L´economia verde esiste già. Secondo il programma delle Nazioni Unite per l´ambiente (Unep), l´investimento mondiale nelle energie che non emettono gas serra raggiungerà i 1.900 miliardi di dollari entro il 2020. Nel mondo intero, circa 2 milioni di persone sono impiegate nei settori dell´energia solare e dell´energia eolica, la metà dei quali in Cina».

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