[06/11/2008] Comunicati

Berlusconi in Russia: non solo gaffe su Obama, anche due reattori nucleari

LIVORNO. Il primo ministro italiano Silvio Berlusconi è in Russia, un Paese che gli ispira da sempre battute infelici, questa volta è toccato alla "abbronzatura" di Obama, una gaffe a sfondo razziale che sta facendo già il giro del mondo. Ma Berlusconi a Mosca ha detto soprattutto che vuole incrementare i legami economici già strettissimi con lo Stato-mercato russo e che «Vogliamo diventare il primo partner della Russia. Vogliamo seguire questa linea».

Il presidente russo Dmitri Medvedev ha detto che anche lui vuole incrementare i legami tra i due Paesi e proseguirà nel loro sviluppo: «In rapporto al 2007, il giro di affari degli scambi russo-italiani è cresciuto del 66%. A questo ritmo, i nostri rapporti raggiungeranno un livello senza precedenti». Il prossimo grande affare sarà il nucleare: «La Russia e l´Italia potrebbero avviare dal 2009 la progettazione congiunta di reattori di generazione 3 e 4», ha detto ai giornalisti Sergueï Kirienko l´amministratore del monopolista atomico di Stato Rosatom che gestisce tutte le industrie ed i siti nucleari della Federazione russa.

«Questo lavoro potrebbe iniziare l´anno prossimo» ha spiegato Kirienko a margine del summit italo-russo. Il trasporto "amoroso" di Berlusconi verso l´amico Putin si sostanzia di un giro di affari da capogiro e, al di là del "piccolo" incidente georgiano-osseto che mise alla prova l´imbarazzante obbedienza atlantica di un equilibristico governo italiano, il sereno è subito tornato a splendere e l´autoritarismo putiniano è presentato più come un esempio che come una "necessità". D´altronde Berlusconi ha continuato a garantire sulla specchiata democrazia di Putin anche quando era attaccato dall´altro suo "eroe", l´ormai tramontato George W. Bush.

Resta da capire, dopo l´annuncio nucleare di Kirienko, se le tecnologie nucleari russe sono le stesse della Francia, di quell´Epr di ultima generazione che il ministro Claudio Scajola ha indicato solo pochi giorni fa come il modello da seguire per il rinascimento nucleare italiano. Così a naso, sembrerebbe più tecnologia nucleare simile a quella che Mosca sta già spacciando in Iran ed in altri Paesi asiatici.

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