[30/10/2008] Comunicati

La Coca Cola preoccupata per gli orsi polari, meno per i sindacalisti colombiani

LIVORNO. La Coca Cola è sotto accusa in Sudamerica per i suoi comportamenti antisindacali, soprattutto in Colombia dove le sue fabbriche concessionarie organizzano pestaggi e sparizioni di attivisti sindacali, ma la multinazionale più famosa del mondo si difende dicendo che non è responsabile di quel che succede nelle sue imprese imbottigliatrici in giro per il pianeta, si limita a fornire sciroppo, lattine, procedimenti industriali e pubblicità globale.

Chissà se anche i lavoratori colombiani beneficeranno dell´immagine "verde" e gentile che la Coca Cola si farà finanziando, molto più a nord, in Canada, la campagna del Wwf per la salvaguardia dell´acqua dolce che finanzierà con un milione di dollari in 4 anni? Inoltre la multinazionale delle bollicine verserà al Wwf 100 mila dollari per sostenere la battagli del Wwf per salvare gli orsi polari che, guarda caso, appaiono in sempre più ecologiche clips pubblicitarie della Coca Cola che nel periodo natalizio lancerà una grande campagna pubblicitaria per sensibilizzare l´opinione pubblica sui cambiamenti climatici e le loro ripercussioni sugli orsi polari.

Gerald Butts, presidente del Wwf Canada spiega che «Non solo i partenariati del Wwf con delle imprese private come Coca Cola ci procurano dei fondi essenziali per i nostri programmi di conservazione, ma ci danno l´occasione di lavorare di concerto con l´impresa per accrescere il suo impegno riguardo allo sviluppo sostenibile ed alle pratiche ecologicamente responsabili. Lavorando insieme, le nostre organizzazioni possono ottenere in materia di conservazione molto di più di quello che ognuna potrebbe fare per conto suo».

La Coca Cola ha riconfermato al Wwf i suoi impegni interni per la salvaguardia delle risorse: riduzione del 20% del consumo d´acqua entro il 2012 nelle sue fabbriche e impianti di imbottigliamento in rapporto al 2004, riduzione delle sue emissioni di gas serra del 5% entro il 2015.

Siccome la collaborazione canadese dovrebbe far parte del partenariato internazionale avviato nel 2007 tra The Coca-Cola Company e la rete internazionale del Wwf, speriamo che dia i suoi frutti anche in Colombia, dove al posto degli orsi bianchi si stanno estinguendo i sindacalisti della Bebidas y Alimentos e a Panamericn Beverage, della quale la Coca Cola detiene il 24% delle azioni perché lo sviluppo sostenibile e le pratiche ecologicamente responsabili che la multinazionale Usa ha sottoscritto con il Wwf passano anche dai diritti umani e di opinione e valgono in Canada come a Bogotà.

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