[16/01/2006] Rifiuti

200mila euro per la mappa toscana dell’amianto

LIVORNO. Meglio tardi che mai: nel giro di qualche mese infatti anche in Toscana partirà il censimento (o mappatura che dir si voglia) della presenza di amianto negli edifici pubblici o aperti al pubblico (cinema, teatri, scuole, tribunali, ospedali….). «Il ministero dell’ambiente ha finanziato la mappatura con 200mila euro – spiega il responsabile dell’Articolazione funzionale Amianto dell’Arpat, Gabriele Fornaciai - e quindi ci stiamo organizzando per partire con le operazioni che complessivamente dureranno un anno e consentiranno alla fine di avere una fotografia precisa della situazione amianto nella nostra regione». Un censimento obbligatorio per legge, stabilito addirittura da una legge del 1992, la 257.

Che 200mila euro siano sufficiente appare difficile allo stesso Fornaciai: «Indubbiamente dovremo un po’ ridimensionare i nostri piani – spiega – per esempio difficilmente riusciremo a controllare anche le strutture private, come originariamente previsto. Comunque la mappatura riguarderà per esempio le grandi industrie e anche alcune cave di pietre verdi, che talvolta possono contenere amianto. In ogni caso la priorità è individuare l’amianto friabile, quello più pericoloso e preoccupante».

Il censimento dovrebbe durare un anno e a quel punto ci sarà da attendere altri finanziamenti per le bonifiche. «La mappatura ci consentirà di avere un’informazione dettagliata e precisa e quindi di elaborare una scala di priorità – continua il dirigente Arpat – Contestualmente utilizzeremo le risorse disponibili per eseguire le bonifiche più urgenti».

Nel 2002 l´istituto superiore di sanità, braccio operativo del ministero, divulgò il dossier Istisan sulla «mortalità per tumore maligno della pleura nei Comuni italiani»in cui balzava agli occhi che a Livorno città, la morte causata da questo tipo di malattia ha dimensioni record in campo nazionale: 97 casi negli ultimi dieci anni per i quali sono disponibili i dati: fra gli oltre ottomila municipi d´Italia solamente dieci fanno registrare una cifra più alta di morti per tumore maligno alla pleura, una patologia ritenuta fortemente collegata al rischio amianto.

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