[30/10/2008] Aria

Svizzera: tassa sulla CO2 o compensazioni anche per le centrali a gas

LIVORNO. Il Coniglio federale (governo) della Svizzera ha approvato un progetto di legge che regola gli obblighi delle centrali a ciclo combinato alimentate a gas di compensare le loro emissioni di CO2.
«Al fine di attenuare i conflitti di interesse tra sicurezza di approvvigionamento e protezione del clima, le emissioni potranno essere compensate per metà all´estero», spiega un comunicato del Consiglio federale.

Le centrali a ciclo combinato alimentate a gas servono a produrre elettricità ma emettono CO2, che contribuisce al riscaldamento climatico, un problema al quale la Confederazione Elvetica è sempre più sensibile e che cerca di contrastare con l´innovazione tecnologica spinta e con una tassazione dedicata.
Attualmente, le centrali a gas sono esentate dal pagamento della tassa sul CO2 applicata ai combustibili, che è stata adottata in svizzera per ridurre le emissioni di CO2.

«Tuttavia - si legge in una nota del governo di Berna - le centrali a ciclo combinato sono tenute a compensare integralmente le loro emissioni di CO2. Il Parlamento ha infatti preso una decisione in tal senso. Inoltre ha deciso che le centrali possono compensare le loro emissioni acquistando all´estero certificati di emissione di CO2 per una quota massima pari al 30 per cento delle emissioni. Almeno il 70 per cento delle emissioni deve quindi essere compensato con misure di riduzione adottate in Svizzera. Le disposizioni concernenti la compensazione delle emissioni di CO2 delle centrali a ciclo combinato devono ora essere integrate nella legge sul CO2».

Il Consiglio federale elvetico ha approvato oggi un messaggio all´attenzione del Parlamento: «La legge deve essere modificata con un apposito articolo volto a sancire l´esenzione dalla tassa sul CO2 delle centrali a ciclo combinato. Il principio della compensazione integrale delle emissioni è salvaguardato, ma il progetto di modifica offre la possibilità di realizzare all´estero fino al 50 per cento delle prestazioni di compensazione. In tal modo, si vogliono prevenire eventuali conflitti di interesse tra la sicurezza in materia di approvvigionamento e la protezione del clima».

La modifica prevede di integrare la legge sul CO2 con nuovi articoli che sanciscono le prestazioni di compensazione che le centrali con elevate emissioni di CO2 sono tenute a fornire per essere esentate dalla tassa sul CO2. Rispetto al decreto federale attualmente in vigore, questa legge interessa non soltanto le centrali a ciclo combinato ma tutte le centrali termiche alimentate con combustibili fossili previste essenzialmente per la produzione di corrente elettrica. I gestori di questo tipo di impianti devono compensare integralmente le loro emissioni di CO2 con misure volte a ridurre le emissioni sia in Svizzera che all´estero. In compenso, sono esentate dal pagamento della tassa sul CO2.

Prima di autorizzare la costruzione e la messa in servizio delle centrali, i Cantoni o i comuni di ubicazione dove operano le centrali devono ora esaminare se tra la Confederazione e il gestore della centrale è stato stipulato un contratto di compensazione. La violazione di un contratto di compensazione è punita con una pena convenzionale stabilita in base ai costi di riduzione delle emissioni in Svizzera e ai prezzi dei certificati di emissione esteri. Per utilizzare il loro calore residuo, le centrali termiche alimentate con combustibile fossile devono avere un grado di rendimento complessivo minimo. Le centrali già operative presso le quali non è possibile utilizzare il calore residuo sono esentate da tale obbligo.

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