[29/10/2008] Urbanistica

Piani locali di sviluppo rurale, la Toscana finanzia 130 milioni per 5 anni

FIRENZE. La regione Toscana finanzia l’agricoltura approvando i Piani locali di sviluppo rurale. Si tratta di 130 milioni di euro per il periodo 2008-2013 da destinare alle province di Massa-Carrara, Lucca, Arezzo e Siena che per prime hanno completato l’iter, ma entro il mese di novembre è prevista l´approvazione dei Piani anche delle altre province toscane. Dalla regione informano che si è tratta di un passaggio amministrativo importante per adeguare la programmazione dei fondi comunitari per lo sviluppo rurale alle esigenze delle diverse realtà territoriali della regione. La suddivisione dell’importo vede arrivare a Siena poco più di 52 milioni, 45 ad Arezzo, oltre 20 a Lucca e 11 a Massa.

«Una misura particolarmente importante prevista in tutti i piani- dichiara il presidente Claudio Martini - è quella che sostiene l´avvio di nuove imprese agricole da parte di giovani imprenditori, per i quali sono previste priorità anche per molte altre linee di finanziamento. Tutti i programmi prevedono inoltre un forte sostegno per il miglioramento della competitività delle imprese agricole, agroindustriali e forestali e per la diversificazione delle attività produttive, in particolare per l´agriturismo.
In alcune zone montane le attività forestali sono fortemente sostenute, sia rispetto all’ innovazione che con azioni a difesa dei boschi dagli incendi e dalle malattie» ha concluso il presidente della Regione.

I Piani locali di sviluppo rurale redatti dalle province di concerto con le Comunità montane, contengono un´analisi del territorio di competenza, individuano criticità, principali fabbisogni e attraverso le strategie prescelte indicano le azioni da attuare. Ma ci vogliono liquidità. In effetti l´interesse rilevato per i finanziamenti per lo sviluppo rurale è molto forte: dopo l’apertura dei termini per la presentazione delle domande, sono pervenute agli uffici delle province e Comunità montane più di 9.000 domande, per un importo di investimenti superiore ai 500 milioni di euro.

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