[27/10/2008] Comunicati

Veltroni e l´ambiente: più Pil ma anche più salvaguardia

Pubblichiamo di seguito il passo del discorso di Veltroni pronunciato sabato al Circo Massimo relativo alle questioni ambientali

ROMA. Se le cose cambiano, va cambiato anche il modo di guardarle. Alla parola "costi" si deve sostituire la parola "investire".

Vale, questo, per la grande frontiera dell´ambiente, per il gigantesco problema del surriscaldamento globale, per la strada indispensabile delle energie rinnovabili.

Basta col pensare che tutto, quando si parla di questioni ambientali, sia solo un costo da sopportare. "Costi irragionevoli", ha detto il Presidente del Consiglio di fronte ai nostri partner europei.

L´ambiente e l´economia non sono nemici tra loro. Il Pil può salire mentre contemporaneamente aumenta la tutela della natura e migliora la qualità della vita. Anzi: il Pil sale solo se al centro dello sviluppo c´è la sostenibilità, c´è la riconversione dell´economia.

Davvero non si capisce perché se la Germania è riuscita a creare, nel comparto delle fonti rinnovabili, duecentomila posti di lavoro negli ultimi dieci anni, da noi non possa avvenire qualcosa di simile. O perché non sia possibile seguire l´esempio della California, che puntando sull´efficienza energetica ne ha creati un milione e mezzo.

E ad ogni modo: solo se gli impegni internazionali assunti dall´Italia saranno confermati, come è dovere di un grande paese europeo, sarà giusto studiare momenti di flessibilità per venire incontro alle esigenze delle imprese nell´attuale situazione.

Il Partito democratico vuole essere il grande partito dell´ecologismo moderno, fatto non di pregiudizi antiscientifici, ma dall´idea che sia proprio l´ambiente, scegliendo la via della "rottamazione" del petrolio, della fine della dipendenza dai combustibili fossili, degli investimenti sulle fonti rinnovabili, del potenziamento del trasporto pubblico, a poter garantire la nostra ricchezza di oggi e il domani dei nostri figli.

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