[21/10/2008] Parchi

Coldiretti: salvare i boschi serve anche a raggiungere gli obiettivi di Kyoto

LIVORNO. Secondo il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, «L´impegno nella lotta agli incendi e nella salvaguardia dei boschi italiani potrebbe far risparmiare all´Italia fino ad un miliardo di euro nei prossimi cinque anni per effetto del contenimento di oltre 10 milioni di tonnellate di anidride carbonica (CO2) ad effetto serra all´anno, utili al raggiungimento degli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto».

Secondo l’«Inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi forestali di carbonio», in Italia ci sono circa 12 miliardi gli alberi, quasi 200 per ogni italiano, con circa 1.360 alberi ad ettaro che coprono 10,5 milioni di ettari e il 34,7% della superficie nazionale.

Coldiretti sottolinea che «I boschi Made in Italy entrano ufficialmente nel piano di lotta nazionale contro il riscaldamento climatico ed in particolare il Protocollo di Kyoto consente di scaricare dal totale delle emissioni di gas serra il volume di legno che si trova nelle nostre foreste, compresi gli alberi morti. Un volume che cresce dello 0,3 per cento l´anno, di 4 metri cubi per ettaro. Peraltro con una più corretta gestione delle foreste può essere prelevata, quasi senza alterarne la sostenibilità, una quantità di 23,7 milioni di tonnellate/anno di combustibile che riduce i consumi attuali di petrolio di ulteriori 5,4 milioni di tonnellate. Esiste una forte integrazione tra agricoltura e silvicoltura: il 40% delle aziende agricole italiane possiede un bosco, ma negli ultimi 20 anni, a causa dei fenomeni di progressivo abbandono dell´agricoltura di montagna, il numero di queste aziende si è ridotto progressivamente e oggi, nel Paese, una superficie forestale di circa 1,5 milioni ettari, su un totale di dieci milioni di ettari, si trova senza un imprenditore che possa svolgere attività di custodia, di valorizzazione, di protezione e di sorveglianza, anche nei confronti dei piromani».

Anche per questo per la Coldiretti «occorre assegnare appositi certificati verdi per riconoscere e incentivare l´impegno degli imprenditori agricoli nella gestione dei boschi la cui superficie è quasi raddoppiata negli ultimi cinquanta anni per effetto di una crescita spontanea, dovuta principalmente all´abbandono delle aree rurali da parte dell´uomo, che mette a rischio la sostenibilità del territorio per frane e incendi».

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