[20/10/2008] Parchi

Turistico CO2, Cnr e parco insieme per capire capacità di carico isole toscane

PORTOFERRAIO. Il direttivo del parco nazionale dellŽArcipelago toscano ha approvato la convenzione con lŽIstituto di biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibmet-Cnr) per "Turistico CO2, progetto per la valutazione della carryng capacity turistica dellŽArcipelago toscano" ed al quale partecipano Università di Pisa, Istituto regionale programmazione economica Toscana (Irpet), il dipartimento urbanistica e pianificazione del territorio dellŽuniversità di Firenze.

Gli istituti di ricerca e i dipartimenti sono stati selezionati dalla regione Toscana attraverso il bando "ricerca e innovazione in campo territoriale ed ambientale" per le proposte presentate sul tema Carryng capacity. Il progetto ha come obiettivo quello di mettere a punto un modello di valutazione della carpacità di carico turistica dellŽIsola di Pianosa, nellŽArcipelago Toscano.

«La scelta dellŽIsola di Pianosa come test site del progetto non è casuale - spiega Francesco Primo Vaccari dellŽIbimet-Cnr - infatti lŽisola durante la stagione estiva diventa oggetto di una forma particolare di turismo non stanziale: un costante flusso turistico giornaliero si sposta tramite collegamenti marittimi dallŽElba a Pianosa. Il Parco Nazionale ogni anno è chiamato a decidere il numero massimo di presenze giornaliere su Pianosa e dovendo contingentare le presenze turistiche, nellŽottica di un turismo sostenibile, ha bisogno di uno strumento oggettivo che riesca a definire il carico massimo turistico sostenibile per lŽIsola di Pianosa. I risultati del progetto saranno poi applicati alle altre Isole dellŽArcipelago che presentano una forma di turismo analoga a Pianosa, come Giannutri e Montecristo».

Pianosa è un luogo ben conosciuto dallŽIstituto di biometeorologia del Cnr: dal 2000 ha avviato sullŽisola un progetto di monitoraggio di lungo periodo, il PianosaLAB, che è in grado di quantificare annualmente lŽanidride carbonica che lŽisola scambia con lŽatmosfera. I risultati del PianosaLAB dimostrano che lŽisola rappresenta un sink (serbatoio) di carbonio, ovvero riesce a "sequestrare", attraverso il processo fotosintetico degli ecosistemi mediterranei, molta più anidride carbonica di quanto ne emetta.

«Il modello della carrying capacity turistica dellŽIsola di Pianosa - dice Vaccari - sarà messo in relazione con i dati del PianosaLAB mettendo in evidenza lŽeffettiva sostenibilità del turismo sullŽisola riferito alle risorse naturali di Pianosa. NellŽambito del progetto saranno anche indicate alcune opzioni di gestione dellŽecosistema isola, in modo da aumentarne la capacità di "sequestro", nel rispetto delle linee guida di conservazione e salvaguardia del patrimonio naturale del Parco».

Le attività del progetto saranno articolate in 3 linee ed in particolare: Analisi dei modelli di valutazione della capacità di carico turistica; Raccolta delle informazioni necessarie di base per lŽimplementazione del modello; Calibrazione, validazione del modello ed elaborazione delle linee guida.
Le attività di ricerca verranno svolte da ricercatori Ibimet-Cnr e del parco nazionale ed il costo totale è di 60.000 euro, completamente a carico del progetto.

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