[17/10/2008] Energia

I giovani imprenditori della Cna si riprendono l´energia (risparmiandola)

LIVORNO. «Riprendiamoci l’energia»: è il titolo, ma si può dire anche il motto, del forum annuale dei giovani di Cna dell’Emilia-Romagna in programma lunedì 20 ottobre a Faenza (Parco scientifico e tecnologico). Un evento che si annuncia molto interessante perché ha nel risparmio energetico il cuore della proposta e del confronto culturale che i giovani della Cna discuteranno dal punto di vista dei progetti, degli scenari, degli strumenti e delle politiche. E lo faranno con una platea che eleva il forum regionale almeno a livello nazionale. Presenti infatti l’onorevole Pia Locatelli, parlamentare europea e componente della commissione Itre; Roberto Moneta, della direzione per l’Energia e le risorse minerarie del ministero dello sviluppo economico; Cesare Boffa, professore ordinario al Politecnico di Torino e presidente Fire.

La questione del risparmio energetico è determinante per i giovani della Cna non solo per rispondere all’emergenza climatica e ambientale, ma anche e soprattutto per la futura competitività delle piccole e medi imprese. Un punto di vista che cozza un po’ con la politica del governo italiano che invece sembra vedere nei vincoli dell’Ue (anche quelli sul risparmio energetico) un attacco all’industria italiana.

E infatti a greenreport Elisa Muratori (responsabile regionale Cna giovani imprenditori Emilia Romagna), attacca: «La scelta di rinviare e rimettere in discussione a dicembre il pacchetto-clima ci spaventa, perché se da un lato un po’ di attenzione alle piccole medie imprese e un minimo di flessibilità ci può stare, rinviare scelte politiche di questo genere già peraltro messe in atto, ci pare la logica del passo avanti e tre indietro. E questo sarà assolutamente il tema di discussione della tavola rotonda con la parlamentare europea, alla quale chiederemo se sono in grado di dirci quali sono gli atti da portare avanti. Anche perché la Regione Emilia Romagna ha fatto un regolamenti molto più restrittivo di quello dell’Ue e quindi vogliamo cercare di capire che strada si prende con la ferma convinzione che qui si parla del nostro presente, del nostro futuro e di quello delle prossime generazioni».

Ma perché i giovani della Cna dell’Emilia Romagna hanno scelto il tema dell’energia per il loro forum annuale?

«Ogni anno – risponde Elisa Muratori – il forum sceglie il tema di discussione che ritiene essere quello di maggiore interesse e quest’anno, vista la crisi energetica e anche quella congiunturale, ha sentito l’esigenza dei giovani imprenditori di confrontarsi sull’energia appunto, unitamente anche al fatto che tante piccole imprese sono coinvolte in questo settore direttamente (perché partecipano alla filiera del risparmio energetico) o indirettamente (perché subiscono l’aumento del costo dell’energia) e non è chiaro a tutti quali sono ad oggi le leggi che ti vincolano e le opportunità che nascono».

«Il problema ci sembra anche quello di un eccesso di informazioni tra le quali bisogna assolutamente fare un distinguo tra quelle vere e quelle false, e il forum ha anche questo obiettivo. Oltre al fatto che per i giovani della Cna l’energia, gli impatti ambientali, il clima sono questioni centrali e temi da affrontare e di cui assumersi la responsabilità: è il futuro dei giovani imprenditori di oggi e anche di quelli che lo saranno domani. In più solo per poco sarà ancora una scelta, perché tra breve il risparmio energetico sarà un obbligo sia per i vincoli normativi, sia soprattutto per la situazione globale. Tanto vale quindi fare cultura su questa materia, dare strumenti reali per stare al fianco dei giovani imprenditori e cogliere questa occasione».

I giovani imprenditori in Emilia Romana sono oltre 35mila 300 e la maggior parte ha meno di 40 anni. Negli ultimi tempi stanno cominciando a crescere le srl, snc e aziende capitalizzate. La percentuale maggiore di queste imprese ha meno di 10 anni di vita e il 12% degli imprenditori sono stranieri: «Dato significativo – dice sempre Elisa Muratori – di un tessuto sempre più eterogeneo». I settori in cui operano sono sostanzialmente costruzioni, lavorazione metalli, produzioni innovative, servizi alle imprese, consulenza e alimentari.

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