[28/04/2006] Parchi

Il candidato dell’Unione a Rio Marina: Mussi ministro dell’Ambiente

RIO MARINA (Livorno) - L´Unione ha presentato in una conferenza stampa il suo candidato a sindaco per il comune Rio Marina, nelle elezioni del 28 e 29 maggio, è Fabrizio Antonini (nella foto), dello Sdi. Ma il fatto più eclatante sarà la presenza nella lista di centro-sinistra dell’attuale vicepresidente della camera, l’onorevole Fabio Mussi che ha scelto di gettare tutto il suo peso nella sfida all’ex sottosegretario del governo Berlusconi e senatore Udc Francesco Bosi che ha retto le sorti del comune minerario per 5 anni.

Ma Antonini ha speso in maniera forte la candidatura di Mussi, dando ormai per certa una ipotesi sul toto-ministri che sta circolando da qualche giorno: secondo il candidato dell’Unione sarà Fabio Mussi, futuro consigliere comunale del piccolo comune elbano, a fare il ministro dell’ambiente nel governo Prodi e quindi porterà a Rio Marina finanziamenti straordinari – proprio come ha fatto Bosi sfruttando la sua carica governativa – per i parchi nazionale e minerario e si potranno così risolvere i problemi dell’ ex caserma della Finanza di Portoferraio e di Pianosa.

Un’ipotesi che ha fatto subito mettere in moto all’Elba un altro giochino della fantapolitica sul nome del nuovo presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Mussi conosce molto bene l’Elba, che era parte del suo collegio elettorale, ed ha sull’isola una forte presenza politica, visto che l’isola è uno dei pochi luoghi dove all’ultimo congresso Ds ha vinto il correntone; l’uomo che tutti pensano verrà scelto per dirigere il Parco è Danilo Alessi, già nella segreteria di Mussi ed oggi attivissimo presidente della comunità montana dell’Arcipelago toscano. La nomina di Alessi a presidente del parco aprirebbe però una delicata fase per la sua successione nell’Ente comprensoriale, dove le liste civiche elbane alleate del centro-sinistra probabilmente reclamerebbero più spazio, ed anche per le presidenze degli altri due parchi Toscani, Appennino Tosco-emiliano e Foreste Casentinesi, per i quali si parla di due esponenti Ds come futuri presidenti, con l’ex parlamentare Vigni dato per certo nel Casentino. Se così fosse tutti e 3 i parchi nazionali toscani avrebbero un presidente della quercia, un’ipotesi che forse non piacerà troppo agli altri partiti dell’Unione.

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