[16/10/2008] Comunicati

Pistoia: protezione civile personalizzata

PISTOIA. Come emerso anche dall’ultimo rapporto di Legambiente “Ecosistema rischio”, la risposta alle emergenze funziona bene nella nostra regione, anche per l’ideazione di nuovi progetti come ad esempio quello dell’amministrazione provinciale che partirà nei prossimi mesi e che si potrebbe definire protezione civile “ad personam”.

L’iniziativa “Conoscere chi ha bisogno di aiuto”, ha l’obiettivo di creare una banca dati sulle caratteristiche personali e abitative della popolazione, dati necessari per integrare il Piano di protezione civile della provincia. Si tratta di avere così un ritratto preciso di quali zone e quali persone, in caso di emergenza, richiedano un intervento particolare e più urgente. Si raccoglieranno dati dai registri esistenti e attraverso interviste dirette, relativi a malattie che richiedano particolari strumentazioni mediche, notizie su impedimenti motori permanenti o provvisori, situazioni abitative particolari, situazioni di handicap. Il tutto ai fini di avere una vera banca dati aggiornata a disposizione delle strutture che hanno competenze di intervento e assistenza, dove, sia in caso di calamità o di altra emergenza, sia immediatamente reperibile chi ha bisogno di un particolare aiuto.

Le amministrazioni locali e le associazioni hanno firmato oggi il protocollo che scaturisce dall’idea progettuale della Consulta del Volontariato «La proposta della Consulta ci ha trovato subito disponibili – ha dichiarato l’assessore provinciale alla protezione civile Mauro Mari – per l’essenziale apporto alla dimensione di prevenzione che contraddistingue il Piano provinciale di protezione civile. E’ una prevenzione quasi personalizzata con un valore aggiunto determinante se si pensa, per esempio, ai portatori di handicap in caso di emergenza da calamità. Un così forte coordinamento, tra tutti questi enti, ci permetterà di essere più preparati e tempestivi aumentando la qualità della sicurezza del territorio e mantenendo aggiornata la banca dati che nascerà dal censimento» ha concluso l’assessore.

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