[15/10/2008] Aria

Pacchetto clima: Barroso conferma e rilancia con un pizzico di flessibilità

BRUXELLES. La posizione italiana sul pacchetto energia sembra non infastidire più di tanto la Commissione europea, comunque, per far capire e ribadire ulteriormente la sua posizione il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso (Nella foto), ha reso noto il testo del suo intervento introduttivo al Consiglio europeo. Barroso parte dalla crisi e lega strettamente la risposta da dare ad una nuova politica energetica europea.

Barroso ha rivendicato il fatto che l´affidabilità conquistata dall´Europa si basa non solo su uno stato sociale che garantisce meglio lavoratori, famiglie e pensionati, ma che il mercato ha potuto espandersi anche grazie alle tecnologie ambientali e per combattere il cambiamento climatico.

«Abbiamo bisogno di un´Europa più moderna, più pulita, più verde, più sicura. Questo mi porta ad affrontare un´altra questione chiave per il Consiglio europeo - dice Barroso - Mi aspetto inoltre i progressi in materia di cambiamenti climatici e per il pacchetto energia. Questo non è un "lusso" al quale ora dobbiamo rinunciare. Salvare il pianeta non è un "after-dinner drink", un "digestivo", che si prende solo quando stiamo bene. Il cambiamento climatico non scompare a causa della crisi finanziaria. Affrontare i cambiamenti climatici è fondamentale per un futuro di prosperità e per preservare la qualità della vita sul nostro pianeta. Dobbiamo quindi mantenere i nostri obiettivi concordati all´unanimità lo scorso anno».

Uno stop a qualsiasi velleità revisionista con un particolare avvertimento per l´Italia e il suo frenetico agitarsi alla ricerca di alleanze per bloccare il pacchetto "insostenibile". Barroso non chiude però ad una discussione sul come arrivare a raggiungere l´obiettivi del "20-20-20": «Sono fiducioso che si possa raggiungere un accordo, pur mostrando la necessaria flessibilità. È possibile che la settimana scorsa in occasione del Consiglio sul pacchetto energia e il cambiamento climatico e che da alcuni mesi alcune persone non hanno abbiano compreso questo (la stoccata al governo italiano è più che trasparente, ndr). Spero che il lamento europeo gestisca l´accordo bene come sta facendo già facendo. E´ particolarmente importante per rassicurare gli operatori industriali che non saranno svantaggiati quando avranno di fronte a concorrenti internazionali che non hanno una disciplina sulle basse emissioni di carbonio…

Voglio che l´industria rimanga in Europa. Stiamo valutando seriamente i problemi del settore, in particolare delle industrie ad alta intensità energetica. Abbiamo lavorato su questo per un lungo periodo di tempo. Se c´è una lezione da imparare dalla crisi finanziaria che è che certamente dobbiamo fare di più, non di meno. Dobbiamo accettare il fatto che questo pacchetto è una grande opportunità per le nostre imprese. Dobbiamo anche a convincere gli altri a seguire la stessa linea, in particolare quando sono ormai vicini ad una nostra posizione più stringente. Il cambiamento climatico è una minaccia globale, ha bisogno di una risposta globale, e ha bisogno della leadership europea».

Una rivendicazione forte del lavoro fatto che Barroso inquadra nelle nuove necessità del quadro geopolitico mondiale: «L´Aumento dei prezzi dell´energia e la crisi della Georgia hanno inoltre evidenziato implicazioni politiche per l´Europa in materia di sicurezza energetica e di riconversione economica. In occasione del Consiglio europeo di novembre , presenterò in maniera dettagliata l´´Ue Energy Security and Solidarity Action Plan, che rappresenta il cuore del riesame strategico della politica energetica. Questo permetterà di affrontare i diversi aspetti della sicurezza energetica: importazioni più affidabili, taglio della domanda interna attraverso l´efficienza energetica, massimizzare la propria produzione di energia europea, facendo un uso intelligente di energia che abbiamo, per assicurarsi che nessuno resti indietro. Ad esempio, vorrei proporre che si debba impegnarsi chiaramente a far diventare il Southern Gas Corridor e il Baltic Sea Interconnections gas, le priorità per l´Ue. Questa sera ho invitato i sette primi ministri per discutere di come possiamo fare progressi concreti nell´ara Baltico-Nord per la sicurezza energetica».

Probabilmente con tanti saluti alla fresca alleanza italo-polacca: Varsavia sarà probabilmente più attratta dalle floride e ricche sirene baltiche e tedesche invocate da Barroso che da quelle lamentose, lontane e marginali del governo italiano.

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