[15/10/2008] Aria

Le navi inquinano meno

LIVORNO. Secondo l´International maritime organization (Imo) dell´Onu sono stati fatti progressi negli sforzi per l´inquinamento e l´impatto sul riscaldamento globale delle emissioni prodotte dalle navi. E si sarebbero anche raggiunti risultati nella prevenzione dello scarico a mare di specie animali e vegetali infestanti contenute nelle acque di zavorra.

Il Marine environment protection committee (Mepc) dell´Imo ha approvato all´unanimità alcuni emendamenti alla convenzione Marpol sull´inquinamento marino che prevedono una riduzione progressiva delle emissioni di ossido di zolfo (SOx), ossidi di azoto (NOx) e particolato dalle navi. L´Imo sottolinea in un comunicato stampa che «Il Mepc ha mantenuto lo slancio sul tema in questione e ha fatto sostanziali progressi nello sviluppo di tecniche e misure operative volte ad affrontare tali emissioni, compreso lo sviluppo di un "energy efficiency design index" per le nuove navi nuove e un "energy efficiency operational index", con le relative guide operative per entrambi».

Secondo una stima preventiva per il 2007, le emissioni di CO2 dell´international shipping ammontano a 843 milioni di tonnellate, il 2,7% delle emissioni globali di CO2, un bel salto rispetto all´1,8% del 2000. Se non verranno regolamentate, queste emissioni potrebbero salire dal 2,4 al 3% entro il 2050. Fino ad oggi, il Marplo Annex VI (Regulations for the Prevention of Air Pollution from Ships), entrato in vigore nel maggio 2005, è stato ratificato da 53 Paesi che però rappresentano l´88% della stazza lorda della flotta mercantile mondiale.

Il Mepc ha discusso se le misure di riduzione delle emissioni di gas serra debbano essere obbligatorie o facoltative per tutti gli Stati, diverse delegazioni hanno chiesto di limitare le riduzioni obbligatorie ad alcuni Paesi, in particolare a quelli più sviluppati, compresi nell´annesso I della Framework convention on climate change dell´Onu (Unfccc), ma molte altre hanno ribattuto che il quadro normativo vincolante deve essere applicabile per tutte le navi, qualsiasi sia la bandiera che battono, visto anche che i tre quarti delle navi mercantili non sventolano la bandiera degli Stati compresi nell´annesso I e che quindi qualsiasi regolamentazione delle emissioni sarebbe così, di fatto, vanificata e minoritaria.

Per quanto riguarda le acque di zavorra, il Mepc ha adottato linee guida per il loro campionamento ed approvato nuovi sistemi di gestione per impedire l´immissione di organismi acquatici "alieni" nei diversi mari del mondo, ma anche le modalità per rispondere alle situazioni di emergenza che coinvolgono lo sversamento delle acque di zavorra. Si mette così in moto un meccanismo di applicazione reale della International Convention for the Control and Management of Ships´ Ballast Water and Sediments (Bwm Convention),

Il Mepc ha anche approvato un documento orientativo per ridurre al minimo il rischio degli scontri delle navi con i cetacei. Per quanto riguarda il riciclaggio a livello mondiale delle navi, gli armatori saranno tenuti ad effettuare un inventario dei materiali pericolosi specifico per ciascuna nave, il testo finale della convenzione sul riciclaggio dovrebbe essere approvato da una conferenza diplomatica che si terrà ad Hong Kong nel maggio 2009.

Il Mepc ha anche analizzato il rapporto uscito dalla riunione della scorsa settimana del gruppo tecnico ´Hazardous and noxious substances (Hns) della International convention on oil pollution preparedness, response and co-operation (Oprc Convention) ed ha approvato le linee guida sulla valutazione dei rischi di fuoriuscita di idrocarburi e dato mandato per la preparazione di un manuale Imo/Unep per la valutazione e la riparazione dei danni all´ambiente marino in seguito a fuoriuscite di petrolio.

Torna all'archivio