[13/10/2008] Comunicati

Crisi, Wwf: «Riportare economia a basi solide e sviluppo a obiettivi sostenibili»

LIVORNO. «Riportare l’economia a basi solide e lo sviluppo ad obiettivi sostenibili devono essere il punto di partenza per fare ripartire le nostre economie». Ecco l’appello che il Wwf lancia ai Capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea che parteciperanno al Consiglio europeo che si riunirà a Bruxelles il 15 e 16 ottobre, presieduto da Nicolas Sarkozy, Presidente della Repubblica francese. Un appello che greenreport non solo condivide, ma sul quale più volte ha chiesto proprio alle associazioni ambientaliste (e non solo) di far sentire forte la propria voce.

Per il Wwf, quanti invocano la crisi finanziaria come scusa per ritardare il pacchetto di riforma dei sistemi energetici europei rischiano di togliere all’Europa proprio una delle maggiori opportunità di rilancio e crescita: la promozione delle fonti rinnovabili, il rilancio dell’efficienza energetica, la riduzione dei costi di approvvigionamento di combustibili fossili.

«Le riforme necessarie per rendere sostenibili i sistemi energetici e l’economia sono le stesse che garantiscono una crescita solida e di lungo periodo – dichiara il Wwf - In pochi giorni le borse Europee hanno bruciato oltre 1000 miliardi di Euro, l’Europa brucia oltre 1000 miliardi di Euro di combustibili fossili all’anno, ogni hanno, al mondo, la deforestazione brucia tra i 2000 e i 5000 miliardi di Euro in servizi ambientali non rinnovabili. Dobbiamo pensare a non mandare tutto in fumo. In questi due mesi il WWF continuerà la pressione sui Governi di tutta Europa, compresa l’Italia, con la Campagna GenerAzione Clima’ chiedendo anche ai cittadini europei di unirsi al nostro appello».

I provvedimenti di emergenza e di salvataggio della finanza mondiale di questi giorni – dice sempre l’associazione ambientalista - non possono distogliere l’attenzione dalla ricetta per mantenere vitale l’economia mondiale nei prossimi anni e decenni. L’attuale pacchetto di riforme su energia e clima presentato dalla Commissione Europea permette all’Europa di conservare la leadership mondiale sulle politiche in difesa per il clima e fornisce un ambiente di sviluppo dinamico per le nuove tecnologie in grado di risollevare le imprese dall’attuale crisi. Lo stesso governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, proprio ieri ha richiamato il ruolo leader dell’Italia e dell’Unione Europea «nella realizzazione di strumenti basati sul mercato per combattere il cambiamento climatico» ricordando come «il sistema di scambi di emissione dell’Ue è il primo al mondo del suo genere e il suo successo è il riferimento per l’introduzione di analoghi sistemi a livello internazionale».


«Ridurre le emissioni climalteranti nelle percentuali richieste dalla comunità scientifica è l’opportunità per rilanciare uno sviluppo economico solido ed al servizio del pianeta, prosegue il Wwf - . Efficienza energetica e fonti rinnovabili sono i pilastri della nuova economia. Ridurre le emissioni del 30% significa migliorare l’efficienza di un sistema economico del 30% incrementandone la competitività e la solidità. Significa valorizzare le risorse locali, migliorare la bilancia dei pagamenti, promuovere e proteggere un’occupazione diffusa e specializzata. Significa promuovere un economia solida e reale. Secondo una recente analisi di McKinsey gli investimenti in efficienza sono in grado di stabilizzare i consumi al 2020 garantendo tassi interni di ritorno degli investimenti del 10%, grazie al mancato costo dei combustibili fossili, superiori a qualsiasi altro settore. Il raggiungimento dell’obiettivo europeo del 20% di energia da fonti rinnovabili al 2020 permetterebbe la creazione di un milione di posti di lavoro, reali e qualificati, e permetterebbe di ridurre la dipendenza dall’esterno contribuendo all’abbattimento dei gas serra ed incrementando la sicurezza energetica dell’Europa».

I costi dell’azione di oggi, valutati nello 0,5% del PIL nei diversi paesi dell’Unione, servono a rilanciare le economie europee, affermarle su scala mondiale su prodotti e tecnologie a crescente domanda e servono a scongiurare la perdita di PIL del 20% pronosticata nel rapporto Stern, nel caso di inazione. Il pacchetto Europeo di energia e clima, presentato dalla Commissione lo scorso gennaio ed in fase di approvazione in Europa è già in grado di offrire un percorso di crescita nella sostenibilità e nella collaborazione tra i paesi membri dell’Unione.

Al contrario, l’uso strumentale della crisi finanziaria per ostacolare l’approvazione del pacchetto clima ed energia, come paventato da alcuni esponenti del Governo italiano, rischia di bloccare una delle più promettenti opportunità di sviluppo della nostra economia. Il Wwf richiama le parole del Presidente della Commissione Barroso «oggi è più importante che mai andare avanti con il nostro pacchetto clima/energia, non a dispetto della crisi finanziaria, ma, almeno in parte, a causa di questa crisi», e sollecita il nostro Governo a mutare atteggiamento in Europa e in Italia.

L’Italia – conclude il,Wwf- dovrebbe farsi portavoce dell’esigenza di accelerare la proposta di una direttiva europea specifica sulla promozione dell’efficienza energetica quale pilastro mancante della strategia energetica Europea. L’efficienza energetica è il tassello necessario per incrementare gli obiettivi di riduzione dal 20 al 30% al 2020 e rappresenta un ambito di sviluppo economico particolarmente promettente per l’impresa italiana, come evidenziato anche da uno studio di Confindustria dello scorso anno.

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