[10/10/2008] Comunicati

Il cibo clonato non piace agli europei

BRUXELLES. La Commissione europea ha reso noto ieri un flash Eurobarometro che rivela che i cittadini dell´Ue hanno un´opinione negativa sulla clonazione animale motivata con la produzione di prodotti alimentari. Lo studio dimostra anche che gli europei sanno bene di cosa si tratta quando si parla di clonazione animale. 8 su 10 rispondono correttamente: «La clonazione consiste nel creare una copia identica di un animale esistente». Gli europei hanno un´opinione altamente negativa (che non sembra piacere molto ai sondaggisti ed alla Commissione Ue) sulla clonazione a fini alimentari: l´84% pensa che manchino i dati per giudicare gli effetti a lungo termine su salute e sicurezza alimentare e l´81% che gli effetti sulla natura siano sconosciuti.

Per il 58% dei cittadini europei la clonazione animale è sempre ingiustificabile se riguarda la produzione di alimenti, mentre il 41% pensa che può essere giustificata se serve a migliorare la resistenza degli animali alle malattie, il 44% trova che sia giustificabile per salvare le specie dall´estinzione.

Il 38 % crede che nessun vantaggio economico o sanitario possa giustificare l´allevamento di animali clonati per produrre alimenti, mentre il 54% pensa che potrebbe contribuire a risolvere il problema della fame nel mondo (della serie se li mangino i poveri...),. Comunque per il 54% la clonazione non porterà nessun vantaggio ai consumatori e per il 44 nemmeno agli allevatori. L´86% è convinto che ne trarrà profitto solo l´industria agroalimentare e il 41% ha detto che non accetterebbe mai di cibarsi di animali clonati o della loro progenie.

Androulla Vassiliou, commissaria Ue alla salute ha detto: «L´inchiesta ci fornisce informazioni preziose sul punto di vista dei cittadini europei riguardo l´utilizzo di tecniche di clonazione animale a fini di produzione alimentare. La Commissione europea si dispone a presentare dei report all´Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ed al Gruppo europeo etica (Gee) cosi come i risultati dell´inchiesta Eurobarometro. La Commissione analizzerà questi elementi e in seguito vedrà la necessità di prendere eventuali provvedimenti in materia».

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