[09/10/2008] Parchi

Gli Usa in difesa delle ultime balene franche del nord Atlantico

LIVORNO. La National oceanic and atmospheric administration (Noaa), l´agenzia federale Usa che si occupa dello stato del mare e dell´atmosfera, ha approvato un regolamento che dà praticamente vita ad una specie di "santuario" per salvare gli ultimi esemplari di balena franca nordatlantica (Eubalaena glacialis) che sopravvivono lungo le coste atlantiche americane.

Il regolamento prevede che tutte le imbarcazioni al di sopra di 19,8 metri riducano la loro velocità all´interno delle aree in cui le balene franche si cibano e riproducono e lungo le loro rotte migratorie. La Noaa vuole così ridurre il rischio di collisione delle grandi navi con questi cetacei in via di estinzione, che spesso soccombono all´impatto.

Secondo il vice ammiraglio Conrad C. Lautenbacher, Jr, sottosegretario al commercio per gli oceani e l´atmosfera e amministratore del Noaa, l´approvazione dello "ship strike rule", «che si basa sulla scienza, è insieme al Noaa una delle principali armi per proteggere questa specie in via di estinzione»

Ormai sembra che nell´Atlantico del nord rimangano solo 300 o 400 balene franche, che sono tra i cetacei più a rischio del mondo, animali lunghi tra gli 11 ed i 17 metri e facilmente riconoscibili per la mancanza di pinna dorsale, per la bocca fortemente arcuata che nasconde i fanoni e per le callosità presenti sulla testa, . Questi grandi mammiferi si spostano molto lentamente e sono vulnerabili alle collisioni con le barche durante le loro migrazioni che si svolgono lungo le principali rotte commerciali marittime della East Coast Usa.

Il nuovo "ship strike rule", che entrerà in vigore a dicembre, indica con precisione le aree "sensibili" ed è rinnovabile per 5 anni, intanto gli scienziati dovranno valutare la sua efficacia. Il provvedimento si aggiunge alle norme già esistenti per prevenire che le balene rimangano impigliate nelle reti da pesca.

Le limitazioni della velocità a 10 nodi si estendono a 20 miglia nautiche intorno ai grandi porti, cioè nella fascia costiera dove avvengono i maggiori avvistamenti di balene franche. Sono previsti anche limiti provvisori in altre aree dell´Atlantico americano se verrà riscontrato l´avvistamento di un gruppo con tre o più balene franche.

La Noaa spiega che il provvedimento fa parte di una più vasta opera di riduzione degli impatti da parte delle navi: «Le attività di protezione esistenti includono il rilevamento delle rotte migratori delle balene da aeromobili e un sistema obbligatorio di notifica alle navi che fornisce avvertenze ed informazioni sulla presenza delle balene franche nelle aree di navigazione».

Torna all'archivio