[08/10/2008] Consumo

Imprese ´naturali´ per resistere al cambiamento climatico

BARCELLONA. E´ stato presentato oggi al World conservation congress in corso a Barcellona il World resources report 2008 dal quale emerge che le imprese basate sulle risorse naturali possono aumentare il reddito delle comunità rurali povere e favorire ed incrementare la resilienza sociale e contrastare meglio i cambiamenti climatici e le minacce ambientali.

«Tre quarti dei 2,6 miliardi di persone che vivono con meno di 2 dolari al giorno dipendono dalle risorse naturali locali per la loro sussistenza. Rischi come il cambiamento climatico e il degrado degli ecosistemi stanno minacciando la base stessa della vita, sarà necessario sviluppare strategie per costruire la resistenza contro tali minacce ed assicurare la stabilità e la prosperità delle comunità», si legge nel rapporto che esamina con attenzione quanto fanno le comunità locali del pianeta per adattarsi e contrastare il global warming.

Il rapporto sostiene che «se adeguatamente promosse le imprese basate sulla natura possono migliorare la vita rurale e, durante questo processo, creare resilienza economica, sociale e ambientale a queste minacce»

Secondo il direttore del Programma ambientale dell´Onu (Unep), Achim Steiner, «La povertà uscirà mai dalla storia se non si investirà in un più intelligente management della natura mondiale come base di tutte le attività. Ci sono ormai innumerevoli modelli e casi di studio di come gli ecosistemi possono essere gestiti per rafforzare i mezzi di sussistenza rurale e i redditi insieme al mantenimento dell´obiettivo della sostenibilità ambientale. Integrare e stabilizzare questi modelli e schemi più comuni è diventata ormai una questione di grande urgenza in un mondo che è davanti alla sfida dei cambiamenti climatici, in un mondo che stiamo spingendo oltre i limiti della rigenerazione della vita e dei servizi eco.sistemici del pianeta».

Secondo Roots of resilience per ampliare a livello mondiale i modelli naturali-economici di successo occorre mettere: Ownership. Ovvero ai poveri deve essere trasferita l´0autorità giuridica per una buona governabilità delle risorse locali e per stimolare la domanda locale per una migliore gestione delle risorse. Capacity: Le comunità locali devono avere la capacità di gestire gli ecosistemi che li riguardano, realizzare imprese basate sugli ecosistemi e distribuire equamente il reddito da queste imprese. Connection: Creazione di reti adattative che colleghino e rafforzino le imprese basate sulla natura, dando loro la capacità di adattarsi, imparare, collegarsi ai mercati e farle maturare in imprese che possono auto-sostenersi e creare indotto economico.

Secondo Manish Bapna, vice-presidente del World resources institute (Wri), «Le comunità locali hanno chiaramente un interesse a sostenere gli ecosistemi da cui dipendono, ma troppo spesso si trovano di fronte alla propria inesperienza, non ad una inesperienza ambientale. I governi e i donatori hanno da svolgere un ruolo cruciale nel costruire le giuste politiche necessarie per proteggere gli ecosistemi e far crescere la ricchezza e la resilienza dei poveri».

Tra le decine di esempi, lo studio fatto dal Bangladesh per aiutare i pescatori a sviluppare una pesca sostenibile nelle zone umide. Prima che il programma venisse avviato venivano eliminati tutti gli uccelli acquatici e la feroce concorrenza per i diritti di pesca aveva letteralmente distrutto la vita sociale in alcuni villaggi che dipendono da questo delicato ecosistema per il loro reddito. Una volta che il programma pilota è stato attuato in un villaggio, sono stati concessi nuovi diritti di pesca che includono anche la responsabilità della sua gestione. Si è anche svolta un´opera di formazione dei pescatori e concesso micro-prestiti per avviare imprese ittiche. Come risultato, negli ultimi 8 anni si è invertita la tendenza al degrado degli habitat e gli uccelli sono ricomparsi, mentre le catture di pesce sono cresciute del 140% ed il reddito locale del 33%.

Il rapporto comprende raccomandazioni e suggerimenti a governi nazionali, donatori, imprenditoria privata per contribuire a creare ambienti che consentano di sostenere imprese rurali e la resilienza che può determinare la loro crescita.

Per Veerle Vandeweerd, direttore dell´Environment and energy group dell´Unep, «La comunità internazionale deve mettere subito questo modello al centro della scena della politica dello sviluppo. In questo modo, i paesi possono portare un nuovo livello di impegno e di creatività per attuare gli Obiettivi del Millennio per lo sviluppo che riguardano povertà e l´ambiente».

Il World Resources 2008 è frutto di uno sforzi congiunto di Wri, Unep, Undp e Banca mondiale.

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