[08/10/2008] Consumo

Coldiretti Toscana dichiara guerra a regione ed Arsia

FIRENZE. Qualche giorno fa la Coldiretti in un comunicato diceva testualmente: «Coldiretti dichiara "guerra" alla Regione Toscana, gli agricoltori aprono il conflitto e scendono in campo» e annunciava una «imponente mobilitazione contro scelte che rischiano di affossare un´agricoltura di qualità, che vanta prodotti apprezzati in tutto il mondo dove rappresenta l´immagine del Made in Italy».

Secondo la più grande associazione degli agricoltori «Nella nostra società, l´agricoltura ha riconquistato un ruolo centrale, per le importanti risposte che sa dare a livello economico, di sicurezza alimentare e di tutela ambientale. Ma in Toscana questo ruolo non le viene riconosciuto, se non a parole. Anzi. Le amministrazioni pubbliche non riescono a garantire alle imprese le condizioni minime per operare e per sviluppare potenzialità che, sovente, finiscono per rimanere inespresse. Il nostro settore viene continuamente mortificato dall´adozione di leggi e regolamenti, che creano forti svantaggi competitivi, senza per contro valorizzare quel legame con il territorio, che rappresenta la forza delle nostre produzioni e un momento economico fondamentale per i nostri produttori; da politiche che premiano più i marchi, che l´origine; da norme capaci solo di vincolare l´attività e di frenare gli investimenti; da operazioni di facciata; da impegni assunti e puntualmente disattesi; da un Piano di sviluppo rurale, deludente sia nella stesura che nell´applicazione. Tutto questo crea una situazione che non è più sostenibile e che sta generando un forte clima di tensione nelle aziende toscane».

Della "guerra" dichiarata potrebbe far parte anche l´attacco sferrato all´Agenzia regionale per lo sviluppo e l´innovazione nel settore agricolo e forestale (Arsia) e che Coldiretti ha portato con un documento inviato nell´ambito delle consultazioni sulla proposta di legge 270 che dovrebbe fissare le nuove regole e i nuovi compiti dell´Agenzia toscana.

Un documento già arrivato sui tavoli dalla I e II Commissione regionale permanente e del quale Roberto Benedetti, presidente di An-Pdl in Consiglio regionale, ha reso noti oggi alcuni stralci molto critici. Coldiretti scrive riferendosi all´Arsia: «il ruolo assolto in questi anni è stato irrilevante… non è stata in grado di leggere, capire né tantomeno soddisfare i bisogni reali delle imprese… ruolo del Comitato scientifico che emerge dall´articolato appare del tutto minimale…».

Giudizi durissimi, forse fino all´ingeneroso, ma che hanno scatenato Benedetti: «Da anni Alleanza nazionale sostiene la tesi dell´inutilità di questa agenzia i cui compiti, se non la si fosse trasformata in un "centro di potere parallelo", potrebbero, anzi dovrebbero essere svolti direttamente dall´assessorato di riferimento. Il tutto in un quadro di revisione al ribasso dei ruoli delle agenzie che nella nostra regione continua ad essere proclamato dalla Giunta, ma mai attuato. Di fronte alle osservazioni critiche di un´associazione così importante, le Commissioni si sono prese una pausa di riflessione. Notiamo con piacere che la nostra non è più una voce che declama nel deserto e che ormai, visto il peso di Coldiretti, gran parte del mondo agricolo toscano la pensa come noi. Di sicuro, alla ripresa dei lavori dopo la pausa di riflessione, sul tavolo sarà rilanciata da An e da tutto il Pdl una proposta di legge sullo scioglimento dell´Arsia, proposta già depositata da An a inizio legislatura ma troppo frettolosamente liquidata dalla maggioranza».

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