[06/10/2008] Parchi

Dalla Germania 18 milioni di $ per energia pulita e biodiversità nei Paesi poveri

LIVORNO. Il ministro dell´ambiente tedesco, Sigmar Gabriel (Nella foto), ed il direttore dell´Unep, Achim Steiner, hanno annunciato a Nairobi (Kenia) l´avvio da parte della Germania di un programma di finanziamenti da 18 milioni di dollari all´Environment Programme dell´Onu (Unep) per il lavoro "pulito" e l´adattamento climatico nelle economie vulnerabili.

Gabriel e Steiner hanno anche discusso del percorso da fare perché i negoziati sul clima che si terranno a Poznan, in Polonia, a dicembre abbiano successo ed aprano la strada ad un accordo globale per il post-Kyoto a Copenaghen nel 2009.

La Germania aumenterà il suo contributo all´Unep e finanzierà progetti a supporto dello sviluppo di energie pulite, efficienza energetica, adattamento ai cambiamenti climatici nei Paesi in via di sviluppo. «Utilizzando il denaro ottenuto dalla vendita all´asta delle quote delle emissioni sul carbon market europeo - ha detto Sigmar Gabriel - abbiamo intenzione di sostenere l´Unep con altri 18 milioni di dollari entro i prossimi 3 anni, per progetti specifici di miglioramento dell´efficienza energetica e per l´utilizzo di energie rinnovabili nei Paesi in via di sviluppo. Tale mercato ha generato risorse finanziarie che sono fondamentali per ottenere un reale progresso nella lotta contro il cambiamento climatico».

«Desidero ringraziare il governo tedesco per questo significativo contributo di 18 milioni di dollari - ha detto Steiner - a supporto dei Paesi in via di sviluppo per l´energia pulita, per l´adattamento e con misure concrete previste dai negoziati internazionali. I fondi, generati dalla vendita all´asta dei carbon credits, evidenziano che i mercati del carbonio sono in grado di fornire ampi benefici, ben al di là della mitigazione degli effetti dei gas serra nelle economie sviluppate. L´Unep investirà i nuovi fondi per potenziare la capacità dei paesi in via di sviluppo in progetti di efficienza energetica; adeguamento delle comunità vulnerabili ai cambiamenti climatici, nell´adeguamento delle economie ai negoziati sul clima. In questa fase del processo negoziale sul cambiamento climatico, essenziale che dimostriamo sul campo che un futuro accordo di Copenaghen sia in grado di fornire al reali e tangibili benefici per i Paesi in via di sviluppo e quindi una base per il conseguimento dell´obiettivo di una risposta globale al climate change».

Tra i temi in discussione anche i risultati della Convention on biological diversity (Cbd) di Bonn e le prospettive per quella che si terrà nel 2010 a Nagoya, in Giappone, e che dovrà tirare le somme del lavoro svolto nell´ambito dell´iniziativa globale Countdown 2010 per frenare la perdita accelerata di biodiversità nel pianeta. Germania ed Unep hanno sottolineato la necessità di rendere la condivisione dei risultati di Nagoya vincolanti per poter partecipare a livello internazionale all´Access and benefit-sharing (Abs) relativo alla biodiversità, una regolamentazione internazionale che potrebbe essere una delle chiavi per incrementare i flussi nord-sud, per invertire il tasso di perdita della biodiversità, mentre si avvia una nuova produttività sostenuta biologicamente, attraverso la produzione locale di prodotti agricoli e farmaceutici.

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