[01/10/2008] Energia

Scajola si accorge che l´Italia è in ritardo sulle rinnovabili

LIVORNO. Il ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola (Nella foto) doveva intervenire oggi al convegno "L´impegno delle istituzioni nazionali ed internazionali per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili" organizzato nell´ambito di "ZeroEmission", la manifestazione in corso alla Fiera di Roma fino al 4 ottobre e che è diventata un punto di riferimento per tutte le aziende e gli operatori interessati allo sviluppo delle energie rinnovabili, all´emission trading e alla sostenibilità ambientale in Italia e nel bacino del Mediterraneo,.

Scajola aveva di fronte un compito improbo, visto che ministri del suo stesso governo, a partire da quello dell´ambiente, chiedono di rivedere gli impegni internazionali dell´Italia che comprenderebbero anche la crescita delle energie rinnovabili fino al 20% della produzione energetica del Paese entro il 2020. Al convegno organizzato dall´Associazione nazionale energia del vento (Anev) all´interno di Eolica expo 2008, il ministro Scajola doveva svolgere ha svolto un intervento intitolato "Azioni di sostegno per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili", un intervento di cui sembra esserci un gran bisogno, a meno che Scajola, come a volte è sembrato, non consideri l´amato nucleare una fonte di energia rinnovabile.

Secondo la relazione inviata dal ministro dello sviluppo economico al convegno, nel 2007 «il rapporto tra produzione da fonti rinnovabili e produzione totale di energia e´ sceso al 15,7% registrando il minimo storico negli ultimi 15 anni. Intendiamo porre fine a questa inaccettabile situazione». Scajola sottolinea che é stato messo a punto «´un articolato pacchetto di misure con la prospettiva di innalzare la quota di produzione elettrica da fonti rinnovabili fino al 25%, in linea con gli obiettivi fissati a livello europeo». Poi il ministro ha fornito un dato contraddittorio rispetto al calo annunciato: nel 2007 ci sarebbe stata in realtà una crescita in termini di potenza installata, ma la produzione da fonti rinnovabili sarebbe rimasta tendenzialmente stabile, mantenendosi sui 50 TeraWatt/ora annui. Quindi il calo percentuale dovrebbe essere addebitabile non a una diminuzione dio produzione di energia rinnovabile, ma ad un aumento dei consumi, cosa che fa anche questa parte del pacchetto energetico Ue che prevede un risparmio energetico del 20% entro il 2020 attraverso una maggiore efficienza energetica e una mutazione dei consumi.

L´incontro è stato anche l´occasione per evidenziare gli ostacoli che incontra l´eolico in Italia, a cominciare dai ritardi nell´emanazione di una serie di provvedimenti che dovrebbero dare attuazione alle norme sulle rinnovabili. In particolare, le linee guida fissate dal decreto legislativo 387 del 2003 che recepisce la Direttiva 2001/77/CE e ripreso ultimamente dalla finanziaria 2007 e da quella 2008.

«Ritardi che - ha detto il segretario dell´Anev Simone Togni - rappresentano un serio vincolo non solo per l´eolico ma di tutte le fonti rinnovabili e per i quali l´Italia è già oggetto di una procedura di infrazione da parte della Commissione europea». Al convegno è intervenuto anche Luigi Angeletti, segretario generale Uil, che ha illustrato i dati sulle possibili ricadute occupazionali derivanti dalla piena attuazione del potenziale eolico italiano contenuti in uno studio realizzato in collaborazione con la Uil: si parla di 66.010 nuovi posti di lavoro, di cui un terzo di occupati direttamente nel settore e due terzi nell´indotto

Zero Emissioni Roma 2008 mette insieme di nove eventi specializzati dedicati all´energia eolica, all´energia fotovoltaica, all´emission trading, al solare termodinamico, agroenergie, biocarburanti, cambiamenti climatici, al nuovo mercato dell´energia e alla chimica verde che occupano tre grandi padiglioni di Fiera di Roma, ribattezzati Aria, Terra e Sole, su un´area di oltre 25.000 metri quadri. Accanto all´area espositiva, saranno organizzate decine di conferenze, workshop e incontri dedicati ai settori merceologici della manifestazione e agli argomenti più attuali nel dibattito energetico e climatico mondiale, che coinvolgeranno i massimi esperti internazionali e le decine di migliaia di visitatori qualificati previsti.

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