[01/10/2008] Energia

Alleanza General Electric - Google per rifare la rete elettrica Usa

LIVORNO. La recente alleanza tra i giganti tecnologici General Electric e Google potrebbe dare forza e mezzi a chi vuole rivedere la vecchia rete elettrica statunitense, considerata uno dei più grandi ostacoli per una vera politica di taglio delle emissioni di CO2. I due colossi economici hanno deciso di investire nelle energie rinnovabili e per far questo hanno bisogno di una rete elettrica più flessibile ed efficiente che permetta un migliore accesso da parte delle energie alternative.

Secondo Ge e Google c´é bisogno di un maggiore apporto da parte del governo federale: «Il quadro normativo e l´attuale modello economico non riescono a guidare l´innovazione e gli investimenti di cui ha bisogno oggi la rete elettrica. Ci adopereremo per superare le normative e le barriere istituzionali, per difendere la richiesta di incentivi adeguati».

Anche l´amministrazione Bush riconosce che la rete elettrica Usa avrebbe bisogno di costosi adeguamenti per rispondere alle esigenze di energia elettrica e di collegamenti per il settore in forte crescita delle energie rinnovabili con i mercati nazionali, così come sarebbe bene estendere l´uso di più economiche auto ibride... ma Governo e Stati federali sono divisi su chi debba pagare il conto,. Un conto sempre più difficile da pagare mentre i dollari vanno a tappare le falle del crack di Wall Street.

Ge e Google chedono una leadership per il digital "smart" grid, per realizzare una tecnologia che fornisca servizi di pubblica utilità con un maggiore controllo e selezione delle fonti energetiche, in grado di accedere alòl´energia, ad esempio quella solare o eolica, nei momenti più appropriati, garantendo un accesso privilegiato alle energie rinnovabili anche per prevenire i black-out, indipendentemente dalla fonte di alimentazione.

La "smart grids" potranno anche fornire ai consumatori informazioni avanzate sul loro utilizzo di energia elettrica, incoraggiando così il risparmio energetica. Durante la Google technology conference, nella quale è stata annunciata l´ambiziosa partnership, il direttore esecutivo di General Electric, Jeff Immelt, ha detto: «Noi facciamo i gadget, i contatori intelligenti, e Google potrebbe fornire il software».

Ge e Google sfondano una porta aperta da tempo: nella sua recente relazione sulle infrastrutture la American Society of Civil Engineers ha detto che c´è bisogno di un «urgente bisogno di ammodernamento» della rete elettrica nazionale. Le linee esistenti di trasmissione esistenti sono oberati, mentre negli Usa la domanda di energia elettrica continua a crescere, ma la produzione di energia tende ad accentrarsi in grandi centrali, invece che decentrarsi con l´utilizzo delle energie rinnovabili, rendendo così il sistema più rigido.

Il Department of Energy Usa stima che l´energia eolica potrebbe fornire il 20% del fabbisogno energetico del Paese se fossero costruite efficienti linee di distribuzione, anche per sfruttare localmente un grande potenziale energetico fatto dal vento delle montagne, dalla geotermia del Sud Dakota o dal sole del deserto del Nevada. Secondo il dipartimento ci vorrebbero 60 miliardi di dollari da oggi al 2030. Un obiettivo realistico, ma che ha bisogno dell´appoggio politico e normativo del governo federale.

General Electric sta conducendo una vasta campagna lobbistica in favore delle rinnovabili (con qualche contraddizione rispetto ai suoi fortissimi interessi in settori ed industrie non certo sostenibili) e quest´anno ha già speso almeno 2 miliardi di dollari per promuovere una diversa legislazione sulle energie rinnovabili e per ridurre le emissioni di gas serra, e tre anni fa ha lanciato l´iniziativa Ecomagination, per promuove l´energia e le tecnologie pulite. Google sostiene già imprese che si occupano di rinnovabili e ha recentemente investito 10 milioni di dollari per lo sviluppo dell´energia geotermica.

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