[30/09/2008] Parchi

L´Ue al capezzale della crisi ecologica del Baltico in cerca d´identità

LIVORNO. Il commissario europeo alle politiche regionali, Danuta Hübner, ed il primo ministro svedese Fredrik Reinfeldt, hanno avviato oggi un dibattito sulle strategie europee per il futuro del Mar Baltico e apriranno insieme una Conferenza delle parti interessate che riunirà rappresentanti degli Stati che si affacciano su questo mare chiuso, autorità locali, Ong, imprenditori ed autorità finanziare con l´obiettivo di mettere in piedi una politica davvero coordinata per affrontare i molti mali del "Mediterraneo del nord".

La Hubner ha detto che «Il Mar Baltico è in pericolo. Se non agiamo, questo mare importante, celebre per i suoi scambi commerciali, la sua storia e le sue attività di svago, rischia di trasformarsi rapidamente in una zona sinistrata dal punto di vista ecologico. Malgrado le possibilità generate dal mercato interno, è anche minacciato lo sviluppo della totalità della regione del Baltico. Il dinamismo della regione baltica riveste un´importanza fondamentale per l´Ue e dobbiamo sforzarci, in collaborazione con gli Stati membri e le altre parti interessate, di rilevare le sfide comuni e di produrre dei risultati benefici per tutti. La futura strategia dell´Ue per il Mar Baltico sarà essenziale per affrontare le sfide odierne e trarre il meglio delle possibilità per il futuro».

La strategia europea per il Baltico si baserà su quattro obiettivi principali: miglioramento dello stato ambientale della regione baltica, il più grande sistema di acqua salmastra del mondo, con la protezione della sua biodiversità e l´elaborazione di una strategia di prevenzione dei rischi; Accrescimento della prosperità della regione del Baltico favorendo uno sviluppo economico equilibrato, promuovendo l´innovazione per le piccole e medie imprese ed aiutando l´area ad applicare pienamente la legislazione comunitaria; rafforzare l´accessibilità e l´attrattività della regione per i suoi abitanti, la sua manodopera ed il turismo, migliorando i trasporti, la sicurezza energetica a livello di interconnessione delle reti elettriche e dei gasdotti; rendere la regione più sicura rafforzando la collaborazione tra gli Stati membri attraverso Europol, la polizia europea.

Quindi la crisi ecologica del Baltico è diventata crisi sociale e di modelli economici ed ha bisogno di dare al Baltico una nuova identità che ritrovi legami spezzati dalla storia, dall´ideologia e dall´economia. Una nuova identità baltica europea che non può ignorare l´ingombrante vicino russo.

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