[26/04/2006] Parchi

Parchi e prodotti tipici, è questo il turismo del futuro

MASSAROSA (Lucca). Sono stati oltre un milione gli italiani che hanno approfittato del ponte del 25 aprile per trascorre una vacanza in parchi, oasi e campagne. Si conferma il trend positivo del turismo ambientale ed enogastromico, con un fatturato di 5 miliardi di euro previsto per il 2006. A dimostrarlo il grande successo dell´iniziativa di Coldiretti e Lipu «La natura ha buon gusto» con l’apertura al pubblico delle oasi alla scoperta della natura, dei prodotti e dei servizi dell´agricoltura italiana nelle 25 oasi e centri di recupero gestiti dalla Lipu con liberazione di uccelli curati, birdwatching per riconoscere gli uccelli selvatici che vivono nelle campagne, degustazione di prodotti tipici, giochi per i più piccoli ed escursioni nella natura in ambienti che ospitano 35mila specie animali e vegetali. «Dalla capacità di valorizzare la leadership nazionale nella salvaguardia dell’ambiente e nella buona alimentazione dipendono molte delle opportunità di sviluppo del turismo Made in Italy che può contare – sottolineano Coldiretti e Lipu – su 772 parchi e aree protette che coprono il 10 per cento del territorio nazionale, 4.100 prodotti tradizionali regionali, 155 specialità a denominazione di origine e indicazione geografica protetta (Dop/Igp) e oltre 400 vini Docg, Doc e Igt che possono essere gustati e acquistati nei quindicimila agriturismi presenti su tutto il territorio nazionale che offrono anche 140mila posti letto».

Il rapporto sullo stato dell’ambiente del Ministero evidenza che «nel panorama della crisi che attualmente investe in Italia le varie forme turistiche (balneare, montano, ecc.), il turismo nei parchi rappresenta una nota positiva con un incremento delle presenze nel periodo 2001-2004 pari all´1,4%, a fronte di una diminuzione del 5,4% a livello nazionale». E un tasso di crescita del 10 per cento per l’ospitalità nelle aziende agricole anche grazie, sottolinea la Coldiretti «alla serie fortunata di ponti primaverili che favorisce una forte ripresa negli arrivi nonché dell´apertura di nuove strutture dedicate agli appassionati della vacanza in campagna». Il turismo dei birdwatcher ha un mercato potenziale è di due milioni di persone «con gli appassionati che aumentano ad un tasso di circa il 10-12% all’anno – spiegano alla Lipu – e che sono rappresentati da una fascia di praticanti composta da persone in età tra i 35 e i 55 anni. Una stima prudenziale tenuto contro dell’esempio di altri Stati europei come l’Inghilterra, dove i praticanti sono oltre due milioni e mezzo, pari al 6% della popolazione».

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