[22/09/2008] Energia

Vigni: Rilanciare l’Enea per vincere la sfida energetica

LIVORNO. «Tutti i paese più avanzati stanno investendo in ricerca ed innovazione per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili. Una scelta necessaria per salvare il clima, ma anche per accelerare quella rivoluzione energetica ed ambientale che costituisce una nuova frontiera per l’economia. L’Italia non può restare tagliata fuori ed il ruolo dell’Enea dovrebbe divenire ancor più
strategico»: Fabrizio Vigni, presidente nazionale degli Ecologisti Democratici sottolinea la necessità di un rilancio dell’Ente per le Nuove Tecnologie, l´Energia e l´Ambiente.

«Il Ministro dello sviluppo Economico Claudio Scajola – continua Fabrizio Vigni – ha recentemente indicato, con una lettera al presidente dell’Enea, gli indirizzi del governo. Fermo restando il nostro dissenso sulla scelta del nucleare, ci chiediamo in ogni caso: con quali strumenti finanziari e con quali risorse umane si intende rilanciare davvero il ruolo dell’Enea? I tagli ai finanziamenti per la ricerca ed il depauperamento delle competenze tecnico-scientifiche stanno producendo difficoltà sempre più gravi per l’ente».

«Se si vuole davvero rilanciare il ruolo dell’Enea – conclude il presidente degli Ecodem – occorre una seria e concreta azione riformatrice, evitando politiche di dubbia efficacia e contrastando ogni logica clientelare. Servono adeguate risorse finanziarie e nuovi modelli di organizzazione dell’attività di ricerca, condivisi dalla comunità scientifica. Serve un piano straordinario di assunzioni per potenziare le competenze tecnico-scientifiche dell’ente».

Per quanto riguarda la questione nucleare, gli Ecologisti democratici ribadiscono che «Non è con il nucleare che l’Italia potrà vincere la sfida dell’energia. Per ragioni molto razionali e pragmatiche, nient’affatto ideologiche: costa troppo, e lo smaltimento delle scorie è un problema irrisolto. Se c’è una posizione ideologica e propagandistica è quella del governo».

«Questa posizione – conclude Fabrizio Vigni – non ci aiuta ad affrontare la sfida del caro petrolio, e rischia di distogliere risorse preziose da destinare alle rinnovabili ed all’efficienza energetica. L’Italia deve seguire l’esempio di quei paesi europei che scegliendo la nuova rivoluzione industriale delle energie rinnovabili e dell’efficienza hanno già oggi grandi vantaggi in innovazione, investimenti, competitività».


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