[19/09/2008] Rifiuti

La Provincia di Firenze presenta il piano per il censimento dei luoghi da bonificare

FIRENZE. E’ stato presentato oggi in provincia (Palazzo Medici Riccardi) l’annunciato “Piano operativo di censimento” delle aree da bonificare o per le quali occorre valutare la necessità di procedere alla bonifica. Alla presenza dell’assessore all’ambiente Luigi Nigi, ai tecnici della provincia, Arpat e comune di Firenze, il piano è stato presentato ai comuni, alle imprese e agli operatori. «In una fase di trasformazione del territorio – ha dichiarato l’assessore all’ambiente - particolarmente evidente per molte aree che hanno ospitato per decenni destinazioni produttive, la provincia di Firenze, per prima in Toscana, si dota oggi di uno strumento ulteriore, valido ed efficace per la gestione ed controllo del territorio».

In effetti in formato Gis sono state inserite le perimetrazioni dei siti censiti, in modo tale che il Piano assuma carattere di uno strumento particolarmente utile per programmare gli interventi pubblici e privati. Son stati individuati nuovi siti considerati “potenzialmente contaminati”, alcuni dei quali ancora con attività industriali in atto e per ciascuno di essi sono state raccolte diverse informazioni storiche e analitiche in modo da fornire i criteri per ripristinare l’integrità ambientale.

Tutto il lavoro è stato svolto dalla direzione “Ambiente e gestione rifiuti” della provincia, che completa così la pianificazione nel campo delle bonifiche, in base alle prescrizioni regionali. «Un lungo lavoro, con il quale abbiamo ricercato, interpretato e messo in relazione informazioni pregresse e diversificate, aggiornato le situazioni ed effettuato le perimetrazioni urbanistiche – commenta Francesca Forni, responsabile della Gestione rifiuti e autrice del Piano, insieme a Maria Mercuri, Gianluca Pansini e Alessio Parauda – con il risultato di un elenco aggiornato, condiviso e partecipato con i comuni in grado di consentire per tempo di programmare la caratterizzazione e la bonifica dei territori».

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