[17/09/2008] Trasporti

La rotatoria: un´amica della mobilità più sostenibile e non solo

LIVORNO. Tutti gli studi più recenti hanno constatato che la concentrazione degli inquinanti da traffico è maggiore proprio in corrispondenza degli incroci regolati da semaforo, in quanto è proprio quando girano al minimo che i motori a combustione interna inquinano di più. Le rotatorie in questo senso costituiscono quindi un buon contributo all’abbattimento dei consumi e di conseguenza dell’inquinamento, visto che un altro effetto positivo delle rotatorie è il minor consumo di combustibili da parte del parco autoveicolare grazie alla maggiore fluidità del traffico ed il risparmio energetico e di denaro pubblico per l´evitato funzionamento e manutenzione dei semafori.

Ma le rotatorie hanno anche interessanti effetti collaterali dal punto di vista estetico, creando nuovi spazi per l´arte contemporanea e per la creatività degli architetti del paesaggio urbano. Per questo motivo venerdì 19 settembre, nella Basilica di San Piero a Grado (Pisa) si terrà una giornata di studio finalizzata a puntualizzare i temi di attualità relativi alle rotatorie stradali, curata dal Centro interdipartimentale di ricerche Agro-ambientali "Enrico Avanzi" dell’Università di Pisa, in collaborazione con l’Arsia della Regione Toscana, la facoltà di Agraria e diverse amministrazioni comunali e società impegnate nel settore.

Protagonista indiscusso della moderna viabilità, un elemento tecnico come una rotatoria, o rotonda, è un mezzo per comunicare e valorizzare l’identità di un territorio, oltre che uno strumento razionale per regolare la circolazione, favorire lo scorrimento dei veicoli e ridurre il rischio di incidenti. I progettisti devono quindi integrare la proposta con gli elementi chiave dell’ambiente, cioè viabilità e paesaggio devono essere adeguatamente connessi. La sfida è trasformare una semplice aiuola spartitraffico in un agente di qualificazione e valorizzazione del contesto. Ma non basta progettare: occorre sin da subito pensare alla manutenzione e allora le scelte di partenza divengono strategiche, considerando che le condizioni nelle quali si vengono a trovare le piante utilizzate per l’arredo delle rotatorie stradali sono tra le più difficili che si possano immaginare per la crescita e lo sviluppo armonico dei vegetali. Risparmio idrico, bassa esigenza di manodopera, scelta opportuna di specie, sono queste le sfide da affrontare, necessariamente in un’ottica interdisciplinare e specialistica.

I temi in questione saranno molteplici e per la prima volta in campo nazionale saranno riuniti a discuterne qualificati rappresentati delle due aree principali di interesse: quella ingegneristica (progettazione dello svincolo, illuminazione, sicurezza stradale) e quella biologica-paesaggistica-gestionale (scelta delle specie, criteri di manutenzione), sfruttando la presenza all’Università di Pisa di specialisti sia nella facoltà di Ingegneria che in quella di Agraria che, da tempo, ha attivato un corso di laurea specifico in Gestione del verde urbano e del paesaggio.

Le relazioni andranno a costituire il volume n. 6 della collana “I quaderni del Centro Enrico Avanzi dell’Università di Pisa” e saranno anche rese disponibili nel portale del Centro, all’indirizzo: www.avanzi.unipi.it

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